Pass e multe on line Ma solo 50 sportelli oggi hanno il bancomat

Il Comune lancia il Fascicolo del cittadino per controllare e chiedere certificati da casa

Chiara Campo

Milano «è un modello per le altre amministrazioni per la digitalizzazione» sostiene il ministro della Semplificazione Marianna Madia arrivata a Palazzo Marino ieri per il lancio del nuovo «Fascicolo digitale del cittadino» ma persino la giunta frena l'entusiasmo. L'assessore ai Servizi civici Roberta Cocco, dirigente Microsoft in aspettativa, ammette che quand'è arrivata in via Larga è rimasta scossa davanti al cartello che avvisa i cittadini: «Il pagamento dei servizi anagrafici può essere effettuato unicamente tramite denaro contante». E ha riferito quindi come un'innovazione assoluta il passo avanti compiuto in questi mesi: sono arrivati i primi 50 pos, le macchinette per pagare anche con bancomat e carta di credito, 18 all'Anagrafe centrale dove le code per un certificato possono superare tranquillamente le due ore. Un passo alla volta. Il «Fascicolo» potrebbe dare una mano ad accorciare le file: da ieri molti servizi si possono richiedere on line, quindi rimanendo a casa, altri verranno aggiunti entro fine anno. Si tratta di un «raccoglitore digitale» all'interno del quale sono presenti le pratiche e i documenti dei cittadini milanesi, che troveranno quindi in un unico punto di accesso tutte le loro informazioni e i loro dati archiviati nei sistemi anagrafici del Comune. Basta registrarsi sul sito (www.comune.milano.it) con un'autenticazione forte e, per la prima volta, anche attraverso Spid, il Sistema pubblico di identità digitale messo a punto dallo staff di Diego Piacentini, consulente del governo e anche del sindaco per la digitalizzazione della macchina comunale. Una volta ammessi al proprio profilo, si può prenotare un appuntamento negli uffici comunali, visualizzare i dati del proprio nucleo familiare (carta di identità, permesso di soggiorno, dati elettorali e dati sull'educazione e istruzione dei figli), richiedere on line e stampare autonomamente i certificati per sè, il consorte, i figli. Alla voce «servizi di riscossione» si possono visualizzare pagamenti e scadenze per eventuali multe, Tares, Tari e inviare richieste di autotutela e di rimborso. In «documenti tributari» si recuperano i documenti relativi ad avvisi di pagamento e solleciti inviati dall'amministrazione e in «permessi per la mobilità» le scadenze dei propri pass per la sosta. Un servizio «mobile first», ossia disponibile anche su tablet e smartphone. Prossime tappe: da maggio sarà attivatolo «sportello mobilità», per rinnovare o richiedere i permessi della sosta non servirà più recarsi a un comando di polizia locale, a luglio partirà la sperimentazione di PagoPa, il pagamento via web e cellulare. Gli altri tasselli sono lo sportello unico eventi (entro luglio) per risparmiare agli operatori la processione tra più uffici, e già a giugno una sperimentazione dell'anagrafe «self service», uno sportello fai-da-te («se funzionerà sarà estesa a tutti i Municipi» assicura la Cocco).

«La velocità è fondamentale, Milano vuole essere un rompighiaccio dell'innovazione» è la sfida del sindaco Beppe Sala. Ma i cittadini, specialmente i più anziani, vanno ovviamente aiutati a stare al passo.

«L'educazione digitale è fondamentale - ammette l'assessore Cocco -, da tre mesi ci sono persone in tutti i Municipi che aiutano gli utenti a creare i profili on line e in poco tempo si sono aggiunte 8mila identificazioni. Con l'alternanza scuola lavoro avremo 840 studenti che insegneranno ai meno esperti come accedere ai servizi on line del Comune».

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