Passaporto in mezz'ora e a portata di "clic". "Saranno 700 al giorno"

Il questore presenta la procedura accelerata già disponibile nell'ufficio di via Cordusio

Passaporto in mezz'ora e a portata di "clic". "Saranno 700 al giorno"

Attesa per il passaporto prima della partenza per le vacanze addio: a Milano basteranno pochi click e una sola visita all'ufficio passaporti per ottenerlo «in poche semplici mosse», per usare un claim pubblicitario. È la sperimentazione avviata con il nome di «Passaporto subito», in partenza da lunedì. A presentare la novità è stato il questore Marcello Cardona, che ha specificato: «Abbiamo calcolato che, una volta preso l'appuntamento, il tempo per la consegna è tra i 14 e i 20 minuti. Si tratta di una sperimentazione, che abbiamo avviato proprio nel periodo di massima richiesta in una città come Milano e in vista delle vacanze: faremo una verifica dei risultati in tre settimane».

Come è stato fino ad oggi: si andava in commissariato, si faceva richiesta, si pagava un bollettino, si depositavano le impronte digitali. E si aspettava di essere richiamati: attesa minima un mese. I documenti poi viaggiavano dal commissariato di zona all'ufficio centrale, dove venivano fatte le dovute verifiche sull'opportunità del rilascio. Una volta approvati venivano poi riconsegnati al commissariato incaricato, dove il cittadino doveva tornare per ritirarlo. Dalla prossima settimana non sarà più così. Oggi a venire in aiuto - come succede già in molti paesi europei - è l'informatica. Primo step della nuova procedura è prenotare online un appuntamento nella data più comoda. Scegliere direttamente l'Ufficio di piazza Cordusio (diretto dalla dirigente Maria Luisa Pellegrino) dove quattro nuove postazioni saranno dedicate alla sperimentazione. Quindi, nella mascherina indicare alcune condizioni: la nuova procedura, infatti, non è per tutti, ma solo per chi è residente a Milano, è maggiorenne e ha un passaporto in scadenza a tre mesi. Ciò screma già un 70% delle richieste: gli uffici milanesi sono oberati da 700 rilasci al giorno (160mila all'anno), molti dei quali nei confronti di lavoratori che abitano altrove.

Il cervellone informatico, che sta a Napoli, farà anche altre domande a chi si registrerà: hai figli minori, per l'espatrio dei quali è necessaria anche la firma dell'altro genitore? Hai un cumulo di multe da pagare o pendenze con la giustizia? Sei sottoposto a una misura di sicurezza o prevenzione? Insomma, le condizioni «ostative» a ottenerlo. Chi risponde no avrà il via libera per la data scelta. Nel frattempo saranno gli uffici a verificare le condizioni e dare l'ok. Se tutti i passaggi andranno a buon fine basterà un permesso dal lavoro di mezz'ora per avere in mano il libretto bordeaux. Se funzionerà, la sperimentazione sarà estesa anche ad altre città, come Monza, dove a breve sarà inaugurata la nuova questura.

Per chi non rientra nelle condizioni il front office rimane invariato, con i tempi standard. Ma l'obiettivo è migliorare il servizio «grazie a continui aggiornamenti tecnici e suggerimenti da parte degli utenti» e ottenere una maggiore qualità per i cittadini milanesi, sempre di fretta e sempre esigenti.

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