I maghi dello skateboard in piazza Duca d'Aosta sono una tribù di decine di ragazzini. Ogni giorno si danno appuntamento di fronte alla stazione Centrale e sfrecciano sulle tavole usando gradoni di marmo e ringhiere di ferro come pista. Fanno lo slalom in mezzo ai turisti che attraversano la piazza con trolley e borsoni al seguito e, spesso e volentieri, si prendono qualche insulto dai passanti. Ma hanno in tasca la benedizione del Comune. In teoria gli skaters non potrebbero utilizzare la piazza come parco per sfidarsi e allenarsi. In realtà in occasione della domenica a piedi verranno perfino investiti da Palazzo Marino di un ruolo ufficiale: starà a loro organizzare lezioni gratuite di skate a tutti i milanesi. Da veri professionisti forniranno anche caschetti e protezioni per gomiti e ginocchia. Se l'iniziativa arrivasse dal gruppo di appassionati sarebbe un conto. Quel che stupisce è che a sponsorizzarla nel programma domenicale sia proprio il Comune. Eppure in città ci sono fior fiore di parchi per praticare skate (parco Lambro, Idroscalo, via Savona, Lampugnano, l'area Motta) e per realizzarli sono stati spesi anche parecchi soldi pubblici. Vien da chiedersi come mai una bella iniziativa come quella delle lezioni gratuite non sia stata organizzata in uno di questi luoghi. «L'obbiettivo - spiegano all'assessorato allo Sport - è portare questa attività in altri luoghi della città». Benissimo, ma forse bisognerebbe pensare anche a chi è costretto a convivere con i ragazzini sullo skate e non si sente libero di attraversare la piazza per paura di essere travolto. La soluzione arriva dal popolo degli skaters: «Siamo i primi a dire che la libertà è di tutti - spiega Gianluca, 39 anni, cresciuto sulla tavola - e sappiamo che ci sono questioni di sicurezza. Magari in piazza Duca d'Aosta si potrebbero tracciare dei percorsi protetti per i passanti e i turisti, così la convivenza con gli skaters diventerebbe più semplice. La nostra disciplina è nata per strada e lì va praticata, oltre che negli skate park».
C'è un tacito accordo tra il Comune e i ragazzi: «Li accettiamo se sono moderati» aveva messo in chiaro poco tempo fa l'assessore Chiara Bisconti. Moderati significa che non devono esagerare con la velocità e con le acrobazie: per questo il Comune ha installato su alcuni muretti della Centrale degli skate-stop, cioè dei ganci di acciaio che fanno da dissuasori ed evitano salti con la tavola o numeri azzardati. «Servono per proteggere le aiuole» puntualizza l'assessore. Non si tratta di un no secco, ma di un patto di reciproca tolleranza. In fondo, la tribù dei ragazzini ha anche una funzione «sociale»: «Teniamo pulita la piazza da spacciatori e scippatori e, sul serio, stiamo ben attenti a non dar fastidio ai passanti».
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