Patto Expo, Pisapia raccoglie la sfida

Il sindaco approva l'apertura del centrodestra su metrò e bilancio. Favorevoli i democratici, cauta Sel

Un patto di non belligeranza per Expo? Yes, we can. Si può fare, a quanto sembra per entrambe gli schieramenti di Palazzo Marino. Il sindaco Giuliano Pisapia raccoglie la sfida lanciata due giorni fa dal centrodestra. Il neo capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella ha riunito i colleghi di Lega, Ncd, Fdi e Ppi per mettere nero su bianco una serie di temi su cui evitare lo scontro muscolare. Un'opposizione responsabile a partire dalla realizzazione della M4 al voto del Bilancio 2015 entro e non oltre febbraio per evitare che il Comune si ritrovi con la spesa bloccata «in dodicesimi» mentre arrivano milioni di visitatori. In cambio, chiede a Pisapia (ad esempio) di non aumentare la pressione fiscale. Si parte da due macro-temi ma, dicono i capigruppo, se il tavolo di collaborazione non si ribalterà al primo tentativo si potrà proseguire su trasporti, edilizia sociale, sistema aeroportuale- «Ho apprezzato l'invito che alcuni capigruppo dell'opposizione hanno fatto a me e alla maggioranza per un lavoro comune in vista delle grandi sfide che Milano deve affrontare in questa ultima parte della consigliatura - la replica ieri del sindaco -. Credo che un clima di collaborazione, pur mantenendo ovviamente ognuno il proprio ruolo e nella consapevolezza delle differenze politiche che ci contraddistinguono, non possa che essere positivo». In questo modo, ragiona, «si potrebbero evitare contrapposazioni controproducenti su alcuni temi fondamentali per il futuro della città e dei cittadini, e cercare invece il massimo della condivisione possibile».

Sulla stessa linea il capogruppo del Pd Lamberto Bertolè: «Non ho ancora letto il documento - premette - ma al di là dei dettagli mi sembra una notizia positiva e condivisibile. Su questioni fondamentali per la città, al di là di chi la amministri in questa fase, è utile mettere da parte atteggiamenti da campagna elettorale e di parte che possono fare buon gioco nel breve periodo ma creare nel lungo un danno per le opere che Milano attende». Sul Bilancio «anche noi avevamo chiesto l'approvazione prima di Expo, e M4 è un'opera strategica, bisogna evitare di fare propaganda sui problemi che necessariamente creerà nei quartieri». Aperto, ma più cauto, il consigliere di Sel Mirko Mazzali: «Un invito di questo tipo sul tema Expo dove c'è già collaborazione interpolitica va certamente bene, non c'è preclusione e se l'opposizione diventa costruttiva è un bene per tutti. Occorre capire bene però di cosa stiamo parlando».

Tatarella precisa che sui temi come «immigrazione, tasse e sicurezza siamo distanti, ma il sindaco ha capito lo spirito dell'opposizione, cioè aprire un confronto su Expo e dare continuità alle opere iniziate quando amministrava il centrodestra».Contrario, dentro Fi, il consigliere Fabrizio De Pasquale: «Non voterò alcun inciucio con chi riempie la città di tasse, immigrati e chi vuole espropriare le case».

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