Patto tra i residenti di via Nikolajevka, i vigili lo sanno e non fanno multe

Patto tra i residenti di via Nikolajevka, i vigili lo sanno e non fanno multe

Quando si dice convivenza civile. C'è una via ai limiti della città dove il parcheggio in doppia fila non è un problema, ma solo per l'accordo non scritto tra residenti. Patto rispettato anche dalla polizia locale. Si tratta di Via Nikolajevka, a due passi dalla fermata Bisceglie, sulla linea rossa della metropolitana. Una strada nel mezzo dei palazzi anonimi della periferia milanese, quella di cui si parla spesso in campagna elettorale per poi scordarsene il giorno successivo al voto.

Ecco come funziona l'accordo. Se non trovi dove lasciare la tua autovettura non c'è problema: la puoi lasciare in doppia fila, basta che ti ricordi di non tirare il freno a mano e di lasciarla in folle. In questo modo chi vuole uscire o entrare in un posteggio deve soltanto spingere un po' in là la tua macchina.

Un'abitudine singolare, ma compresa anche da chi dovrebbe sanzionare comportamenti del genere: gli stessi vigili infatti sono ben consci che non si tratta di un capriccio degli abitanti del quartiere, ma di una necessità creatasi per la cronica carenza di luoghi idonei dove lasciare la macchina. Le multe infatti non arrivano se non in rarissimi casi, così come non ci sono spesso discussioni perché tutti sono al corrente della situazione.

Basta chiedere al bar di via Nikolajevka per capire quanto sia naturale per chi vive in zona quest'abitudine: «Sì sì è vero - conferma uno dei camerieri - infatti capita che tu lasci al mattino l'auto all'inizio della via e la sera te la ritrovi alla fine: anche la polizia locale sa che qui il problema del parcheggio è una cosa seria perciò, salvo qualche raro caso, quando passano non mettono le multe».

«Adesso non è che ci sia l'abitudine di parcheggiare solo in doppia fila - precisa il titolare del bar - però i residenti lo sanno e se quando torni a casa non riesci a trovare un posto normale puoi anche lasciarla in doppia fila, ma non tutti ne sono al corrente: ogni tanto c'è qualcuno che non lo sa, perché magari non vive qui, e lascia la marcia inserita e poi partono le discussioni».

Così nel mezzo della periferia milanese la gente si è organizzata da sè con un sistema civile per risolvere la cronica mancanza di parcheggi: il sindaco e i suoi assessori sono impagnati a giocare la partita su temi di respiro regionale o nazionale come i bio diritti, invece che amministrare la città.

Ma a Milano le persone sono pratiche e hanno fatto da sè.

Tra i palazzi di color rosso e marrone che si innalzano per quattro piani sulla periferia, luoghi ben presenti soprattutto nelle parole più che nei fatti del primo cittadino, i milanesi si sono adattati. Anche perché è più rapido che restare ad aspettare gli arancioni.

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