Cronaca locale

Paura in corsia, al San Paolo 13 colpiti dalla scabbia

Un focolaio di scabbia all'ospedale San Paolo. Lunedì si è contato il tredicesimo caso, anche se dall'Asst Santi Carlo e Paolo assicurano che la situazione è sotto controllo, il focolaio arginato e le 12 persone contagiate - l'ultima è il figlio di un operatore -,sottoposti a profilassi. Con loro tutti i pazienti, medici e operatori del reparto sono stati trattati. «Abbiamo inviato una segnalazione tempestiva all'Ats Città di Milano - dicono dal nosocomio - è stato fatto tutto nei tempi corretti».

Non è così per tutti: l'aspetto che più ha allarmato i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza è che sostengono di essere stati informati a mezzo stampa dell'epidemia, tanto che lunedì il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati ha presentato un'interrogazione all'assessore al Welfare Giulio Gallera «per conoscere tutte le azioni che sono state messe in campo dalla direzione medica di presidio per arginare il focolaio e avere una copia della relazione che l'Asst s avrebbe trasmesso all'Ats». La preoccupazione è che ci siano stati dei ritardi nel rilevare l'infezione da parassita della pelle «partita» da una paziente ricoverata nel reparto di Oncologia Day hospital. La paziente, che soffriva di varie patologie, non manifestava i sintomi e quindi avrebbe contagiato gli operatori. O meglio, l'operatore non avendo usato tutte le precauzioni del caso, banalmente i guanti, si è contagiato.

«La scabbia ha tempi di incubazione molto lunghi e non è immediatamente diagnosticabile, trattandosi di una manifestazione allergica della cute - spiega Marino Faccini, Responsabile Malattie infettive dell'Ats Città di Milano -. Certe cure poi possono scatenare irritazioni cutanee. Certo è che la scabbia si trasmette per contatto diretto della pelle o tramite oggetti usati dalla persona infetta, in questo caso indumenti, lenzuola e materassi». Il contagio si sarebbe potuto evitare con i guanti e probabilmente è stato trasmesso con un cambio di lenzuola. iI reparto e tutti gli arredi sono stati bonificati e la direzione dell'ospedale ha attivato un'indagine interna e istituito una task force per capire cosa effettivamente sia successo.

MBr

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