Pavia, il Festival dell’illustrazione dedicato a Sclavi, papà di Dylan Dog

È bis per il «Festival dell'illustrazione» di Pavia. Dopo la scorsa edizione dedicata allo scrittore Mino Milani, quest'anno si va alla scoperta di Tiziano Sclavi con «I volti di Tiziano», di scena fino al 30 aprile nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto. Tra tavole, copertine, schizzi e fotografie, la mostra si propone di presentare al pubblico uno Sclavi inedito, privato e intimo: lo scrittore pavese (Sclavi nasce infatti a Broni) descritto dai suoi illustratori. L'autore di Dylan Dog è rappresentato dalle tavole originali dei suoi personaggi, con le firme di Angelo Stano e Claudio Villa (gli inseparabili compagni d'avventura), oltre che da fotografie, lettere, caricature e omaggi, come la tavola che mostra Dylan Dog che chiacchiera con Sclavi, disegni fatti da lui per il «Corriere dei Piccoli» e oggetti vari, come una testa dell'autore in terracotta, alcune statuette in gesso dei suoi personaggi, e una grande sagoma in ferro di Dylan Dog. «Abbiamo cercato di intrecciare la figura dello scrittore con quella dell'uomo - spiegano gli organizzatori -, per carpire qualcosa in più sul suo conto, persona schiva per natura». Di Sclavi si dice infatti che se ne stia sempre in casa e che non esca mai.

Qualcuno dice perfino che è morto, e che nessuno se ne sia accorto, nemmeno lui. Leggende metropolitane, come quelle che vive il suo alter-ego Dylan Dog (info. Spazio per le arti contemporanee del Broletto, Pavia, martedì-venerdì: ore 16-19, sabato e domenica: ore 11-13 e 16-19, chiuso lunedì).

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