A Pavia i big della musica contemporanea Concerti nelle chiese e all'auditorium

La sfida del compositore Albini, curatore di una rassegna internazionale

Personaggi di spicco della musica contemporanea mondiale, di volta in volta star come Helmut Lachenmann, Fabio Vacchi, Julia Wolfe e quest'anno Kaija Saariaho, quest'ultimo che si potrà incontrare. Dietro a questa prestigiosa sfilata una scintilla scoccata ormai dieci anni or sono, l'idea del compositore pavese Giovanni Albini, classe 1982, insieme al produttore e scienziato informatico Paolo Fosso, anche lui in primo piano. Stiamo parlando dell'highScore Festival - quest'anno fruibile fino al 15 agosto pure dal pubblico nella città lombarda - così spiegato nel sito www.highscorefestival.com. Fondato nel 2010 e ambientato ogni estate nella storica Pavia, la kermesse è «un luogo inestimabile per i compositori emergenti che vogliono produrre e promuovere il loro lavoro, ispirare il pubblico con la loro musica, garantire commissioni future e opportunità di lavoro e unirsi ad altri musicisti per creare una vivace comunità artistica». E ancora, musicisti che lavorano «a stretto contatto con una rinomata facoltà, artisti di talento in visita e ospiti speciali da tutto il mondo» per due intense settimane di masterclass, «lezioni frontali, seminari e concerti». Già, proprio così. Dulcis in fundo, appunto, una raffica di concerti come momento di presentazione e verifica del lavoro svolto, in siti storici e culturali, quest'anno in un calendario 2019 di «live» fatto così: oggi ci sarà «Luce» nella Chiesa di Santa Maria di Canepanova ore 21,30 con l'Ensemble +47 su musiche di Filippi, Graves, Maiello, Mills, Serrate, Tammaro, Whitney Johnson; domenica «Strings Quartets» ancora a Santa Maria di Canepanova stesso orario col Quaretto Indaco su musiche di Arias, Gibbs, Janz, Maiello, McCain, Mills, Ruenes, Tammaro, Toner, West e Yin; il 14 agosto «Solo Viola» - stesso tempio e orario - con la virtuosa Katsiaryna Shapachka su musiche di Armetta, Casellas, Cantor, Del Pino, Filippi, Graves, Hare, Herscowitz, Quinones, Smith e Whitney-Johnson; ultima data «Enhanced Duo» al Conservatorio «Franco Vittadini», le chitarre e i flauti degli Unassisted Fold su musiche di Busch, Kyrcia, Amick, Gaspari, Grainger, Jamar, Lee J.H., Lee K.M., Macgillvray, Melton, Pinder e Wilson; la direzione artistica è di Albini, produzione esecutiva Fosso. Due note finali su questa manifestazione estiva. È l'esempio di come il talento e le idee unite a spirito imprenditoriale possano creare e far fiorire dal nulla iniziative culturali e artistiche originali longeve.

Giovanni Albini è un compositore di serie AAA in questi anni impegnato in un dottorato finale in quel di Tallinn, in Estonia, oltre a queste attività e a quella di portare avanti con i suoi HighScore-new music center da un decennio spesso tiene conferenze nei più diversi angoli del mondo.

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