Dopo la drammatica notte di Parigi l'allarme sicurezza ora è condiviso. Il leader di Italia Unica Corrado Passera sollecita una rapida nomina del prefetto. E il governatore Roberto Maroni chiede misure decise: «Serve aumentare il controllo per prendere le persone a rischio di terrorismo e portarle via dal territorio, riportale a casa loro» ha detto il presidente della Regione. «È importante l'intelligence - ha aggiunto - bisogna prevenire, non far entrare chi è a rischio e, se c'è qualche sospetto, mandarlo via».Anche la sinistra prova a prendere l'iniziativa. E oggi è il turno del candidato Pierfrancesco Majorino, che propone la sua ricetta, con due ingredienti: dialogo e rinforzi. Da un lato il candidato sindaco (uomo del Pd) chiede più uomini impegnati nei controlli, dall'altro tende una mano a una parte dell'islam, quella riconosciuta come moderata. Majorino ha annunciato ieri che intende visitare l'associazione guidata dall'Ambrogino d'oro Mahmoud Asfa: «Venerdì (in concomitanza con la manifestazione convocata dai musulmani a Parigi) andrò in Casa della Cultura Islamica, in via Padova. La costruzione di ponti nella nostra città è nemica del terrore» ha scritto l'assessore. E questo è il fronte del dialogo.Dal lato prevenzione, invece, a Palazzo Marino la linea per la sicurezza si traduce nella riproposizione di una richiesta già lanciata in piena Expo e oggi, forse, fuori tempo massimo: stabilizzare in città i rinforzi arrivati a Milano per il semestre di esposizione. «Contro il terrorismo - ha scritto ieri l'assessore - alcune cose possiamo e dobbiamo farle anche a Milano. La prima, garantire sicurezza. E per questo credo che per il rafforzamento del controllo del territorio si debba insistere con il ministro Alfano, che non può e non deve essere ambiguo: i 1.200 agenti di polizia inviati in città per Expo devono essere reimpiegati nel nostro territorio». La ricetta l'aveva già fatta sua l'altro candidato, Lele Fiano, ma dal centrodestra arrivano bacchettate: «Sveglia Majorino - dice Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale - gli agenti arrivati in città per Expo sono già andati via, non c'è più niente da fare. Anzi, oltre a quelli, il governo Renzi ci ha anche tolto altri 100 poliziotti. E non lo dico io, lo dice il sindacato Siulp e lo dice il tuo compagno (o ex compagno) Gabriele Ghezzi, presidente della commissione sicurezza. Fine della storia». E questo è un nervo scoperto. Aver perso il presidente della commissione Sicurezza non è un gran biglietto da visita per il Pd. Ghezzi - che parla di «totale disaccordo col sindaco» ha presentato con 150 persone il suo movimento civico.
È partito con raccolta di fondi, programma e sta lavorando a nove «leopoldine» nelle zone. Ora «Milano coesa» è autonoma dai poli. «A marzo avremo il programma e lo proporremo ai candidati che ci saranno. Chi lo farà suo avrà il nostro appoggio» avverte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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