Il Pdl: «Cambiamo l'Irpef, via l'Irap No tax area per le nuove imprese»

Prima bozza di programma elettorale per il Pdl in Lombardia. La prossima tappa sarà il confronto con la Lega. A presentare alla stampa il documento in dodici punti (dodici futuri assessorati?) sono il coordinatore regionale del partito, Mario Mantovani, il presidente della Regione, Roberto Formigoni (responsabili del programma regionale) e Luigi Casero, responsabile nazionale del programma.
Famiglia, giovani, tasse, lavoro, federalismo e macroregione sono i temi principali. «Vogliamo salvaguardare, continuare ma anche innovare il lavoro fatto in questi anni dalle giunte lombarde» è l'introduzione di Mantovani, che sottolinea la continuità con il modello lombardo degli ultimi diciotto anni, con uno sguardo al futuro.
«Siamo interpellati più che mai dalla crisi» dice Formigoni. E illustra una prima ricetta: «Puntiamo a creare trecentocinquantamila posti di lavoro con l'azzeramento dell'Irap e una moratoria fiscale di tre anni che trasformi la Lombardia in una no tax area per chi crea imprese nuove che assumano giovani al primo lavoro. È una prima risposta alla perdita di occupazione». Formigoni parla anche di una «rimodulazione dell'Irpef», con una riduzione per i redditi sotto i trenta/quarantamila euro, un innalzamento sopra i settantacinquemila e l'invarianza per la fascia centrale.
Il Pdl sfida la Lega anche sul suo terreno. Casero conferma il progetto di mantenere in Lombardia il settantacinque per cento delle tasse incassate nella Regione. «Oggi siamo a quota 70%, se si considerano anche le risorse nazionali utilizzate sul territorio, come quelle per scuola e commissariati - spiega l'ex sottosegretario all'Economia -. Arriveremo al 75% con la piena attuazione del federalismo». E anche Formigoni insiste su federalismo e macroregione.
«Famiglia e giovani sono al numero uno del nostro programma - dice Mantovani -.

Ricerca e innovazione sono le leve fondamentali per favorire la ripresa dell'economia. La riforma del welfare in direzione della sussidiarietà è prevista per salvaguardare il livello dei servizi socio-sanitari e assicurare una vita dignitosa alle persone più fragili».

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