Il Pdl: «Iscritti i militanti. Quell'elenco è una scatola vuota» Coppie di fatto all'Anagrafe

Aveva fatto una battaglia durissima in aula. Ma non si sorprende neanche un po' del boom di prenotazioni al registro delle unioni civili: duecento chiamate in un giorno, quasi cinquanta appuntamenti già fissati e il primo giorno per le «cerimonie» martedì 18 è già tutto esaurito. «Nessuna sorpresa, con tutto il battage che hanno fatto dallo scorso luglio non mi stupisce affatto» conferma il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli, di area cattolica. La definisce una «vera e propria “chiamata alle armi”, una battaglia di bandiera a cui il popolo arancione ha risposto ma che non si traduce con un riconoscimento di efficacia del provvedimento. É un contenitore vuoto, non darà nuovi diritti concreti agli iscritti».
Dal registro gay alla concessione del patrocinio del Comune alla seconda edizione del festival «Lesbiche fuorisalone». L'assessore alla Cultura Stefano Boeri aveva fatto approvare il logo alla giunta anche un anno fa. «Sulle questioni ideologiche le soluzioni le trovano in fretta - sottolinea Masseroli - sanno di ricevere un consenso immediato da chi li sostiene. Peccato che la giunta non si adopera altrettanto bene nelle questioni amministrative».

Cita la richiesta di fondi statali per la metrò 4 e 5 («non fanno pressing per risparmiare la quota che dovrebbe mettere il Comune?») o la prima gara importante, quella sulla vendita di un terzo di Sea «su cui è già aperta un'inchiesta». Tanto per citare.

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