Il Pdl alla stretta finale sulle liste L'ipotesi di una corsa del prefetto

(..)possa essere quello del senatore bresciano Riccardo Conti, quello dell'acquisto del palazzo a Roma per 26 milioni e mezzo di euro e rivenduto poche ore dopo a 44 all'Ente degli psicologi. Restando al Senato, quarto posto per Mantovani, di cui sono in crescita le quotazioni per il ticket con Roberto Maroni e che alle regionali si prepara a uno scontro tra big con il presidente della Provincia Guido Podestà. Dietro a Mantovani Paolo Romani, Andrea Ronchi, Valentina Aprea e Mariella Bocciardo, ancora in bilico con Montecitorio dove fu eletta nel 2008. Confermato Lupi capolista nella circoscrizione Lombardia 1 per la Camera (quella di Milano), sarà seguito da Luigi Casero ed Elena Centemero (foto a sinistra). In Lombardia 2 prima Mariastella Gelmini che ha chiesto «nel programma del Pdl l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e no alla patrimoniale», poi nell'ordine Antonio Palmieri, Gregorio Fontana, Laura Ravetto e Stefano Saglia. Lombardia 3 per Daniela Santanché e Maurizio Bernardo, dove gli eletti probabilmente non saranno più di due. Mentre cinque o sei saranno negli altri due collegi, motivo per cui questa volta è quella la lista che fa gola. In corsa il giovane sindaco «formattatore» di Pavia Alessandro Cattaneo, forse rinuncerà Giancarlo Abelli che preferirebbe tornare al vertice di una struttura ospedaliera sul territorio, c'è da trovare un posto per Guido Possa su cui Berlusconi non intende transigere. Tra color che son sospesi Giancarlo Serafini e Paolo Alli che rientra nel pacchetto concordato da Formigoni per rinunciare all'appoggio a Gabriele Albertini insieme a Raffaello Vignali e Renato Farina. Un posto potrebbe andare a Lara Comi (foto a destra), agli ex assessori a Monza Martina Sassoli e a Milano Alan Rizzi, ma anche al sindaco di Basiglio Marco Flavio Cirillo, all'avvocato Roberto Lassini e ad Alessandro Colucci. Retrovie per Andrea Mandelli, il presidente dei farmacisti che Berlusconi candidò sindaco a Monza. Lascia polemicamente il Pdl Vittorio Sgarbi e si candida con «Prima il Nord», la lista riammessa ieri dalla Cassazione che ha respinto il ricorso della Lega che denuncia una lista civetta e parla di «colpo di Stato».
Più chiara anche la situazione nella Lega, con il segretario lombardo Matteo Salvini capolista per la Camera nella circoscrizione Lombardia 1 (quella di Milano) e Umberto Bossi in Lombardia 2 davanti a Giancarlo Giorgetti. Al Senato in Lombardia il capolista sarà Roberto Calderoli, davanti all'ex ministro dei governi Berlusconi Giulio Tremonti, già capolista nelle regioni del Centro-Sud e al deputato Giacomo Stucchi, uno dei tre vice di Maroni. Che ieri a margine della presentazione del suo libro a Lodi ha promesso «grande rinnovamento e tante facce nuove».

E, infatti, tra i candidati alla Camera ci sono i segretari provinciali di Bergamo Christian Invernizzi, di Varese Matteo Bianchi e di Brescia Stefano Borghesi. Il responsabile dei Giovani padani Paolo Grimoldi sarà capolista in Lombardia 3.GdF

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