Nell'ottobre del 2020 il pestaggio in garage di un uomo di 66 anni per rubargli l'orologio di lusso. Poi la fuga in scooter dei due rapinatori, abito scuro e casco integrale. Ora, a distanza di un anno e mezzo dal colpo, dopo una lunga indagine, la polizia è riuscita a chiudere il caso con l'arresto del secondo dei fuggitivi che erano in trasferta a Milano proprio per commettere rapine.
Il colpo era stato messo a segno in un lampo, poco più di dieci secondi per aggredire la vittima, sfilargli l'orologio e scappare. I poliziotti del Commissariato Centro hanno cominciato a investigare, coordinati dalla Procura, dopo la denuncia del 66enne. La dinamica dei fatti: l'8 ottobre 2020 l'uomo era a bordo della propria jeep nera e stava rientrando a casa. Due uomini in sella a due scooter, si è poi scoperto in trasferta da Napoli, lo hanno seguito dalla strada fino all'interno del suo box nei sotterranei di una rimessa in pieno centro. Lì uno dei due rapinatori lo ha raggiunto a piedi, mentre l'altro ha aspettato fuori sul motorino facendo da palo.
L'automobilista è stato colpito ripetutamente con pugni al volto e al petto, infine mentre si trovava a terra gli è stato portato via l'orologio prezioso che aveva al polso. L'intera scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del garage. I rapinatori sono fuggiti con i propri scooter. Nonostante la poca chiarezza dei dettagli utili delle immagini a disposizione, gli agenti hanno ricostruito tutte le fasi del colpo, raccogliendo la testimonianza della vittima e analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza non solo quelle interne all'area box ma anche quelle delle vie vicine, utilizzate dai ladri per scappare.
Prima di tutto i poliziotti sono arrivati al covo dei rapinatori, che si trovava a Rozzano. Qui i due avevano stabilito la propria base operativa. Sono state raccolte le prime prove e uno degli indagati, un 31enne, è stato successivamente trovato a Napoli. La polizia lo ha arrestato il 10 febbraio 2021 in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare a suo carico. Alla notizia dell'arresto del complice il secondo ricercato è scappato in Spagna, dove ha vissuto da latitante per circa un anno. Così è partita la nuova caccia degli investigatori della polizia.
Le ulteriori indagini hanno portato all'identificazione del complice 34enne, sempre italiano, del primo arrestato. L'autorità giudiziaria ha quindi emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare. Da qui il mandato di arresto europea a carico del fuggitivo. La polizia spagnola lo ha trovato e arrestato lo scorso 4 marzo.
Poi il 34enne è stato estradato in Italia e al suo arrivo a Linate, giovedì scorso, gli agenti italiani lo hanno preso in consegna e portato a San Vittore. I due uomini finiti in manette sono accusati di rapina aggravata in concorso.
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