Periferie da risanare: Sala assume Piano

Il sindaco gli affida Ponte Lambro e Giambellino

«Sono ossessionato dalle periferie. D'altronde sono figlio della periferia». Parola di Renzo Piano, intervenuto ieri mattina al Museo della scienza e della Tecnologia per la presentazione del progetto «Casa Italia» con il project manager e rettore del Politecnico Giovanni Azzone e il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. «Sono nato a Pegli alla periferia ovest di Genova, così porti con te l'idea che la periferia ti fa crescere con dei desideri, che non sono voglie. Il mio lavoro da senatore a vita è sulle periferie, il grande tema del secolo e la grande scommessa delle città».

Anche a Milano Renzo Piano ha lavorato sulle periferie: «con il G124, che non è un numero magico - scherza - ma il numero della mia stanza da senatore a vita, abbiamo lavorato sul Giambellino. È una goccia ma le gocce fanno tanto» e su Ponte Lambro, progetto di riqualificazione urbanistica e sociale nata con il contratto di quartiere nel 2000.

Il sindaco Beppe Sala che sulle periferie ha puntato la sua campagna elettorale ha quindi

cercato di ricucire il rapporto dell'architetto genovese con Milano, spezzatosi dopo l'esperimento fallito degli alberi per Abbado, e di aprire una collaborazione proprio sulla riqualificazione di Ponte Lambro e Giambellino.

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