La campagna elettorale per la Regione parte malissimo. Per Pisapia. Che rischia non il fuoco del centrodestra ma dei supporter. C'è aria di regolamenti interni. Ieri su «Pubblico» l'assessore Franco D'Alfonso, vicinissimo al sindaco, afferma di esprimere anche il suo pensiero quando boccia l'ipotesi del candidato di Sel Giulio Cavalli, dichiara lontano anni luce Pisapia dall'Idv di Luigi De Magistris, avverte che se ci saranno le primarie il movimento arancione schiererà un suo candidato (in pole Alessandra Kustermann). Se non ci sarà il tempo, D'Alfonso boccia il nome del Pd Beppe Civati, meglio (e lo penserebbe anche il sindaco) concentrarsi su Fabio Pizzul, la candidatura su cui puntano i Democratici. Apriti cielo. Le barricate anti-assessore cominciano su Facebook, da consiglieri Sel e Pd. Pisapia prende le distanze da D'Alfonso, precisa che sono «opinioni personali che non coinvolgono il sindaco e la giunta», è «fondamentale lavorare per una coalizione ampia» invece che sul candidato arancione. Ma non basta. In consiglio comunale alle 16.30 l'esponente di Sel Luca Gibillini chiede la parola nell'ora dedicata agli interventi liberi per criticare la giunta. «La percezione è che il grande consenso che ha portato alla vittoria di Pisapia si è quantomeno raffreddato - ha detto - dagli annunci ai fatti c'è una lentezza esasperante che i milanesi faticano a comprendere, talvolta passano mesi». Ha citato misure come la gestione degli spazi pubblici inutilizzati o lo sportello unico per lo spettacolo». Attacca D?Alfonso («faccia l'assessore invece di esternare sui giornali»).
Interviene anche il capogruppo Idv Raffaele Grassi: «Oltre a quella comunale anche la macchina politica non sta dando il meglio». Applausi da Lega e Pdl. Che raccolgono subito le firme necessarie per chiedere un consiglio straordinario entro 20 giorni su deleghe e funzionamento della giunta. Sarà uno show.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.