«Si assiste, non solo a Milano, a questi approcci di natura sessuale estremamente fastidiosi che sono dei reati e che stanno aumentando. C'è un fenomeno che stiamo cercando di contrastare al nostro meglio». Questo l'allarme lanciato dal questore Giuseppe Petronzi che ha parlato così della crescita del numero di violenze sessuali in città a margine dell'evento «Direzione Nord». Sul fenomeno delle baby gang, invece, ha detto di comprendere «la logica di dare un'etichetta a tutto», ma l'espressione rappresenta «un'accelerazione eccessiva» rispetto a un fenomeno che comunque «esiste, è diffuso e genera preoccupazione». Infatti, ha aggiunto, la parola gang «almeno nella mia accezione», rimanda «a qualcosa di strutturato, un presidio sul territorio: qui abbiamo fenomeni diffusi che preoccupano le persone». Per il Taser, la pistola elettrica di cui in molti chiedono sia dotata anche la polizia locale, «non me la sento di dire se è giusto o no - ha spiegato Petronzi -, ma nel nostro settore posso dire che l'applicazione si sta rivelando inizialmente utile. La nostra amministrazione ha fatto un processo lungo di valutazione per cui, per quelle che sono le nostre prerogative, ne stiamo registrando l'utilità». C'è stata «una parte teorica di valutazione utile e, adesso, una parte di declinazione pratica altrettanto utile e bisognerà passare eventualmente una fase di formazione».
Anche l'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli è tornato sull'ordine del giorno per dotare di Taser la polizia locale approvato i giorni scorsi in Consiglio comunale: «È uno dei diversi strumenti che le forze di polizia hanno a seguito della sperimentazione effettuata con polizia e carabinieri per immobilizzare le persone. Per noi è solo uno degli strumenti: acquisiremo i risultati della sperimentazione e, come ho detto in consigli comunale, lavoreremo per capire come è dove potrà essere utilizzato. Sicuramente non è lo strumento di massima diffusione ordinaria per la polizia locale, ma lo è solo per compiti particolari».
E sui troppi episodi di violenza denunciati soprattutto nelle zone della movida, ha assicurato che «per dare maggiore sicurezza alla città serve maggiore presenza e noi lo stiamo facendo, serve maggiore videosorveglianza e lo stiamo facendo». Per quanto riguarda invece le zone universitarie come Politecnico e Bocconi, aggiunge che «si sono già effettuati potenziamenti, tanto è vero che ci sono stati numerosi arresti».
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