Il Pgt seppellisce l’antica cascina: palazzine di 7 piani nel Parco Sud

Il Pgt seppellisce l’antica cascina: palazzine di 7 piani nel Parco Sud

Parco Sud atto secondo. Questa volta invece di un campo di grano sono le risaie a finire nel mirino della cementificazione. Con buona pace del Pgt, dell’Expo, del progetto cascine 2015 e della sbandierata tutela di un tesoro agricolo unico in Italia. Il caso è molto simile a quello denunciato ieri sulle nostre pagine in via Vaiano Valle, al confine con il Parco Agricolo Sud: abbiamo un’area privata definita «ex area c», l’articolo 35 del piano delle regole del pgt che riconosce i diritti volumetrici pregressi (1988), le osservazioni respinte dei cittadini e di un comitato e il funesto destino che attende una cascina del 1400 circondata da risaie. Anche questa volta quindi chi si batte per la difesa del territorio, del verde e di un patrimonio storico, culturale e naturalistico è rimasto con l’amaro in bocca.
Stiamo parlando della Cascina Basmetto, una risorsa per gli abitanti di una zona ai confini meridionali della città (siamo in fondo ai via dei Missaglia). Un rustico agricolo immerso nel parco Sud, dove si svolgono attività sociali come l’ippoterapia, si coltivano i 50 ettari di risaie circostanti, vengono organizzate attività per il quartiere, svolgendo una preziosa azione di presidio di un territorio difficile, a sud del Gratosoglio e a due passi dal campo rom di via Chiesa Rossa. Bene, presto la cascina verrà avvolta dall’ombra, cinta d’assedio da palazzi alti 7 piani. Paradossi del nuovo piano di governo del territorio dell’amministrazione verde arancione.
Il piano attuativo riconosce sull’area a 200 metri a sud della cascina, di proprietà della cooperativa Cmb di Carpi, tra le più grandi d’Italia, il diritto volumetrico per 88.000 metri cubi pari a palazzine da 7 piani, per un totale di 280 appartamenti e 800 inquilini, come recita il progetto.
I cittadini, che hanno scritto una lettera al sindaco, raccolto firme e si sono riuniti in comitato, hanno presentato delle osservazioni al Pgt che sono state respinte. Gli uffici dell’urbanistica hanno spostato i diritti edificatori dell’area privata in un’area comunale adiacente, sconfinando però sulla risaia. Il risultato è che si dà autorizzazione, (c’è già il via libera del Cdz 5 e della commissione paesaggistica) alla costruzione delle stesse palazzine semplicemente un po’ più in là. «All’assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris - attacca il responsabile territorio di Italia Nostra Milano, Gianni Micheloni - il merito di avere trasferito i diritti edificatori su un’altra area di proprietà comunale, anche se 200 metri a sud della cascina, ma dimostra una scarsissima sensibilità per la qualità urbanistica dell’intervento. Si autorizzano palazzine di 7 piani assolutamente sproporzionate rispetto alla cascina del 1400, svilendo completamente il paesaggio. Non solo, gli edifici nasceranno in parte sulle risaie. Se in altri paesi quest’area sarebbe messa sotto una cupola di cristallo, qui che si fa? Si autorizza la costruzione di 88mila metri cubi di cemento».
Cosa chiedono cittadini e Italia nostra? La riduzione delle volumetrie, trasferendo i diritti in aree più idonee» - esattamente come ci sarebbe aspettati per il caso di via Vaiano Valle - e l’inserimento dell’area della cascina (l’unica che rimane fuori) nel Parco della Risaie».
«Questo Piano nasce dall’ascolto della città - dichiarava l’assessore De Cesaris il 26 gennaio-: abbiamo definito il disegno urbanistico della Milano dei prossimi anni a partire dalla considerazione delle 4.765 osservazioni presentate da cittadini, associazioni, operatori, enti.

Tra i punti più rilevanti contenuti nel Pgt - si legge nel comunicato del Comune - nessuna possibilità di costruire nel Parco Agricolo Sud Milano e cascine Campazzo e Basmetto inserite nel patrimonio storico-rurale». Peccato che sia circondata da torri di 7 piani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica