Cronaca locale

Più tamponi e contagi stabili. Ma diminuiscono i ricoveri

L'assessore Gallera: "In tutti i pronto soccorso calano gli ingressi". Fontana fiducioso: "È iniziata la discesa"

Più tamponi e contagi stabili. Ma diminuiscono i ricoveri

Nel giorno che in Italia fa registrare il record di morti, 969 deceduti , la Lombardia vive una giornata di tregua: «Nei nostri ospedali si comincia a tirare il fiato, leggermente, ma si inizia a tirare il fiato- spiega infatti L'assessore al Welfare Giulio Gallera- In tutti i pronto soccorso si registra infatti una riduzione, in alcuni lieve in altri più marcata. A Lodi, dopo 36 giorni, per la prima volta ieri i pazienti che si sono presentati con altre patologie hanno superato quelli per coronavirus...». Piccoli segnali. Piccole speranze che permettono di leggere con meno ansia i numeri del solito bollettino regionale che comunque restano alti. E' in lieve calo il numero dei contagi: i positivi sono 37.298, con una crescita di 2.409 in un giorno, mentre due giorni fa era stata di 2.543 ma va detto che è aumentato il numero dei tamponi che ieri sono stati oltre 8mila. Calano anche i ricoveri che ieri sono stati 456 per un totale di 11.137, mentre due giorni fa erano stati 655 e sono 29 i nuovi ricoverati in terapia intensiva. I morti sono stati 541 che, dall'inizio dell'emergenza, fanno segnare un drammatico totale di 5.402. Per quanto riguarda invece Mialno, dove due giorni fa c'era stato un picco di 848 casi, i dati sono in calo con 547 positivi: in città e provincia i contagi sono ora 7.469. Numeri che fanno capire senza farsi troppe illusioni che la strada per uscire da questo incubo è ancora lunga. Numri che ogni giorno danno il polso di uan situazione he sta cambiando la vita di tutti e che il sindaco Giuseppe Sala vorrebbe fossero snocciolato con meno frequenza: «Ogni sera - spiega il sindaco - tutti stiamo ad aspettare davanti alla tv i dati sulla diffusione della pandemia, ma quello su cui ci si concentra di più è quello relativo ai contagi. Pensate quanto è strano che sia un dato ufficiale ma non vero, perchè la maggior parte degli scienziati sostiene che la diffusione probabilmente è 10 volte tanto. Eppure noi ci concentriamo su quello e non sappiamo nemmeno quanti tamponi sono stati fatti, e a chi. Io comincio ad avere molti dubbi. Concordo con Silvio Garattini, persona che io stimo molto, che dall'alto della sua esperienza dice: sarebbe meglio comunicare le cifre ogni 3-4 giorni, ragionare sulla giornata rischia di creare soltanto ansia tra la gente».

Gente che però ha capito e sta alle consegne e che nell'ultima settimana ha ridotto ancor più le sue uscite da casa riducendo gli spostamenti del 7 per cento rivendo l'applauso del governatore Fontana. «Capisco il sacrificio e le difficoltà di tutti voi nel rispettare le regole e per questo vi ringrazio- ha detto- La dinamica dei contagi in Lombardia è in fase di consolidamento e sta per iniziare la discesa anche perchè abbiamo ampliato il campione su cui vengono effettuati i tamponi che ora saranno fatti anche su monosintomatici». Uno sforzo immenso per provare a venire a capo di un'emergenza che pare senza fine e che sta mettendo sotto assedio una regione e il suo sistema sanitario: «Stiamo facendo il massimo- ha detto Gallera- Sicuramente abbiamo commesso degli errori ma non ci siamo risparmiati: negli ospedali, sul territorio, sulle ambulanza nessuno si è tirato indietro. Stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre forze perchè questa ondata di dolore trovi una risposta adeguata».

Ultimo in ordine di tempo è la realizzazione dell'ospedale in Fiera al Portello. I lavori sono quasi finiti e dalla fase realizzativa si passa a quella operativa che sarà affidata alla gestione dei medici del Policlinico. Diventerà un reparto dell'Ospedale maggiore Ca' Granda che gestirà il personale, le degenze, i beni e i servizi.

«Siamo fieri di questa scelta, ne siamo orgogliosi- spiega il direttore generale della Fondazione Irccs di via Sforza, Ezio Belleri- Metteremo a disposizione dei lombardi e degli italiani la nostra esperienza e tutto quello che abbiamo costruito in queste 3 settimane di duro e intenso lavoro di riorganizzazione».

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