Più tasse, meno sussidi e alle famiglie povere inviano i cesti natalizi

La Zona 7 stanzia 30mila euro per le strenne. Destinatari del regalo i cittadini più bisognosi Forza Italia: "Pacchi sì, ma come prese in giro"

Più tasse, meno sussidi e alle famiglie povere inviano i cesti natalizi

Arriva il Natale e ci prepariamo a essere tutti più buoni. Anche il Consiglio di zona 7, che - in vista delle festività - ha stanziato 30mila euro per regalare cesti natalizi da destinare per lo più a famiglie meno abbienti. Un'iniziativa che potrebbe essere apprezzabile e mettere d'accordo tutti, se non si inserisse in un contesto di aumenti fiscali paurosi e di tagli che hanno penalizzato anche il welfare. «A me - spiega Alessandro De Chirico, consigliere di zona 7 di Forza Italia - dopo aver contattato anche gli uffici risulta che nell'ultimo anno gli assegni sociali siano stati tagliati di un milione. E che non sia stato concesso un solo sussidio in più. Se poi consideriamo che a Milano le tasse sono aumentate di 770 milioni in tre anni, credo che si possa parlare sì di pacchi, ma nel senso della presa in giro».

L'iniziativa «Cesti solidali» è stata votata lunedì sera dal centrosinistra, che ha deciso di mettere a disposizione di fondi Maap (Mandati Anticipazione Attività Promozionali) un totale di 30euro per 504 famiglie. «Verrà pubblicato un bando - spiegano da Forza Italia - per cercare un partner nella grande distribuzione (scommettiamo che se lo aggiudicherà una Coop o qualche altro amico degli amici?) - per realizzare cesti alimentari da distribuire a 504 famiglie tra quelle segnalate dai servizi sociali. Con un bel biglietto d'auguri d'accompagnamento del Consiglio di Zona 7». «Lodevole iniziativa, sulla carta - incalza De Chirico - Abbiamo votato in maniera negativa perché il progetto puzza tanto di presa in giro. L'amministrazione ha tagliato di un milione di euro gli assegni di sussistenza erogati fino al 2013 e nell'anno in corso non ha staccato un solo nuovo assegno per le persone in stato di indigenza. Nuovi poveri resi tali dalle politiche vessatorie del centrosinistra, grazie agli aumenti esponenziali di tasse e tariffe, per servizi molto scadenti».

Il Comune di Milano, come gli altri enti locali - e più di altri - si trova in una condizione molto critica dal punto di vista della finanza pubblica. La nuova manovra introduce ulteriori difficoltà, fra tagli e accantonamenti, non compensati da un allentamento dei vincoli. Nonostante i proclami politici, poi, non risulta che il livello del welfare sia migliorato, anzi.

«È una situazione drammatica - aveva detto poche settimane fa l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, in occasione della visita del premier Matteo Renzi a Milano, accompagnato dalla notizia di altri miliardari - Non possiamo più scendere nella spesa sociale, se non colpendo i servizi. Il che sarebbe problematico».

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