Chiara CampoA inaugurarlo ufficialmente trent'anni fa (era il settembre del 1986) fu il grande Frank Sinatra. Il primo sponsor, lo stilista Nicola TRussardi, che guadagnò la scritta «PalaTrussardi» visibile a chi entrava a Milano in auto lungo la tangenziale. Poi si è chiamato PalaVobis, PlaTucker, Mazda Palace, infine PalaSharp. Sul palco della tensostruttura aperta nel 1985 hanno cantato tanti big, dagli U2 a Luciano Pavarotti a Pino Daniele, per un decennio è stata la casa dell'Olimpia Milano, ma oltre al basket ha ospitato il tennis, la pallavolo. Riportiamo il palazzetto alle sue origini è il piano del centrodestra condiviso con il candidato sindaco Stefano Parisi, che sta scrivendo i punti del programma elettorale sullo Sport con Alan Rizzi, assessore con quella delega durante la giunta Moratti e conigliere di Forza Italia. Un'idea sposata in pieno dai capigruppo di Lega, Fdi e Ncd. Anche perchè, i consiglieri di opposizione hanno raccolto negli ultimi due anni le petizioni e gli sfoghi dei residenti contro la moschea che invece la giunta Pisapia intendeva realizzare proprio sui terreni del Palasharp, in via Sant'Elia. Si può parlare al passato ormai: il bando per assegnare l'area è ormai impantanato tra le verifiche del Comune e una battaglia di ricorsi tra le associazioni islamiche che difficilmente si sbloccherà entro la fine del mandato. E se vincerà il centrodestra, che quel bando l'ha sempre contestato, annullerà la pratica e lancerà al più presto un bando per la riqualificazione e gestione dell'ex Palasharp, abbandonato dal 2011 al degrado. Un palazzetto da diecimila posti viene ritenuto appetibile. Il nuovo Palalido, se mai chiuderà il cantiere lumaca - ii ritardi nei lavori continuano, dalla prossima settimana la giunta Psapia potrebbe bloccare l'appalto all'impresa e assegnare i lavori direttamente a Mm per riuscire ad aprire in autunno - ne avrà a disposizione solo la metà. Il Palasharp può tornare «un impianto per la musica e lo sport di alto livello - spiega Rizzi -, c'è un grande parcheggio, è comodo per chi arriva in autostrada, peraltro la zona ora è servita da due metropolitane, la rossa e la lilla. Va riportato alla sua prima vocazione». Non era la preghiera islamica.Ma Parisi pensa a un rilancio in chiave sportiva di tutta l'area, vicina allo stadio e all'Ippodromo.
Pronto il progetto per assegnare a privati il restyling completo e la gestione centro balneare Lido, non solo la vasca ma anche campi da tennis, palazzina liberty («da restituire ai cittadini»). Lavori a costo zero per il Comune. E su quei terreni potrebbe nascere la piscina olimpionica che manca a Milano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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