Piazza d'Armi, Sala furioso: «Grillini troppo ideologici»

Il vincolo sui Magazzini rischia di frenare lo sviluppo Tregua dopo la chiamata di Bonisoli, incontro a giorni

Chiara Campo

Alle 13 il sindaco è un fiume in piena. Due giorni fa il Mibac ha avviato la procedura per mettere sotto tutela Piazza d'Armi a Baggio, un blitz che sa di ennesimo sgambetto a Milano dopo le polemiche sul vincolo al Qt8, lo stop ai lavori al Giardino dei Giusti e la richiesta dello stesso Beppe Sala di alleggerire i vincoli sull'ex istituto Marchiondi, regno del degrado. «Trovo pazzesco - attacca - che avendo anche un buon rapporto con il ministro Alberto Bonisoli un vincolo così importante venga messo senza neanche consultarci, e rimango sbalordito quando vengo a sapere che neanche la loro sovrintendente ne era al corrente. Sono molto irritato, se il tema è che da Roma si decidono cose del genere allora anche noi sappiamo che la collaborazione arriverà solo fino ad un certo livello». Sulla tutela del verde, prevista anche dal nuovo Pgt, nulla da obiettare. Ma porre vincoli stretti sui Magazzini «non ha senso, andassero a vederli, rischiamo di lasciare lì spazi che saranno occupati. Da tanti punti di vista posso anche apprezzare il modo di pensare dei grillini ma da altri sono ideologici oltremisura». Neanche un'ora dopo Bonisoli, a Palazzo Litta per una riunione, commenta in maniera soft: «Non sta succedendo nulla di strano, è una prassi normale, quando ci sono richieste e interrogazioni parlamentari parte la procedura che può essere anche molto lunga, sentiremo tutte le parti. Mi dispiace per Sala se si è irritato ma ci vedremo la prossima settimana e parleremo, su Piazza d'Armi c'era una richiesta datata». Precisa che il verde «potrà essere attrezzato per lo sport», sui Magazzini «si possono adattare, non escludo neanche la demolizione (chiesta anche dal prefetto, ndr.), dipende cosa ci si vuol fare, ma devono rimanere le stesse cubature». Stessa quota di cemento, ma anche sull'orientamento e la forma degli edifici ci sarebbero paletti. Riprendendo il tema Marchiondi Bonisoli precisa che «quando ci sono vincoli non è detto che siano per forza un limite, lì il Mibac potrebbe anche investire risorse, ma serve un buon progetto. Se si hanno le idee i soldi saltano fuori».

Il clima si distende dopo una telefonata di Bonisoli a Sala. Che cambia i toni ma tiene il punto: «Il ministro mi ha chiamato, era convinto fossimo al corrente ma non è così, ci vedremo a giorni. Coi vincoli sui Magazzini nessuno metterà risorse per ala ristrutturazione. Un conto tenere le stesse volumetrie, va bene, un conto avere paletti anche sulla ricostruzione. E bene che la direzione generale del Mibac lavori in grande autonomia ma è bizzarro che non informi la sovrintendente». Con Invimit, il fondo pubblico che già aveva tentato la vendita di Piazza d'Armi all'Inter e tenta una nuova valorizzazione, «mi sono sentito se si andrà avanti con questa decisione ci saranno problemi». Con le idee i soldi si trovano? «Chi ha interesse - ribatte Sala - a mettere 40 milioni sul Marchiondi vincolato?».

Anche il capogruppo regionale di Fi Gianluca Comazzi boccia il ministro: «La tutela su Piazza d'Armi è incomprensibile. Prima di fare invasioni di campo si confronti con chi conosce la città. Il centralismo M5S penalizza i cittadini».

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