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Le piccole aziende sono trascurate E una su quattro è costretta a tagliare

di Paolo Galassi*

Il tempo delle parole e delle promesse è finito, questo è il momento dei fatti. Altrimenti non riusciremo più ad andare avanti come abbiamo sperato.
Troppo spesso ci siamo sentiti dire da politici di ogni colore e schieramento che «è giunto il momento di sostenere le piccole e medie imprese, linfa vitale del nostro sistema economico». Parole che ci hanno fatto tirare un respiro di sollievo e che ci hanno permesso di guardare al domani con maggiore fiducia. Ma adesso le parole non bastano più. Il sistema industriale milanese, perno centrale della locomotiva d'Italia chiede i fatti.
Servono interventi concreti. Le imprese si sentono in larga misura troppo trascurate da parte delle istituzioni. Così, mentre gli imprenditori aspettano i tempi della politica, che non sono mai quelli dell'impresa, riduzione dell'accesso al credito, costo del lavoro e burocrazia continuano a pesare sulle spalle delle Pmi. Il risultato? Anche quel sistema che ha saputo reggere alla crisi scommettendo su innovazione e ricerca e che fino ad oggi ha salvaguardato i posti di lavoro, sarà costretto a effettuare tagli.


Secondo un'indagine dell'Ufficio Studi Confapi Industria, per gli ultimi mesi dell'anno il 66% delle Pmi prevede che il livello dell'occupazione rimanga stabile, ma nel medio periodo quasi una Pmi su 4 effettuerà tagli di personale perché le previsioni relative a ordini, fatturato e produzione sono caratterizzate dal segno meno. E questo nonostante il rapporto tra imprenditore e dipendente, considerato come uno dei fattori chiave per la competitività dell'azienda, abbia sempre fatto in modo che la riduzione (...)

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