Chiara Campo
A vederle oggi le immagini anni '50 di via Vittor Pisani coi filari alberati che costeggiano lo stradone dalla stazione Centrale a piazza della Repubblica sembrano un prodotto di photoshop. A maggio da lì sono spariti persino gli enormi vasi bianchi che davano quel tocco di verde tra l'asfalto e i palazzi: le piante sono state traslocate in piazza Castello. Non si riesce a sgomberare invece (da anni) il dormitorio a cielo aperto che si forma ogni notte sotto i portici di via Pisani. Una spianata di sacchi a pelo e cartoni. Ora Milano si è candidata a ospitare l'Agenzia europea del farmaco in fuga da Londra dopo la Brexit e se batterà le concorrenti più temibili (da Amsterdam a Vienna o Bratislava) la nuova sede di Ema sarà il Pirellone. Una sessantina di commercianti che ruotano tra via Pisani, via Fabio Filzi fino a via Turati, riuniti nell'Asco Repubblica che di recente è entrata a far parte delle associazioni di via di Confcommercio, lanciano una doppia sfida al Comune: «Trasformiamo via Pisani in un grande boulevard della movida». Intanto, il primo vantaggio è che gli inquilini sono soprattutto uffici e aziende che la sera chiudono, lo scontro tra residenti e popolo della notte sarebbe certamente più soft. Ci sono già tanti locali più o meno storici in zona ma oggi la clientela si dirige dritta all'aperitivo o a cena, non c'è lo struscio all'aperto dei Navigli o dell'Arco della Pace, e l'assembramento dei clochard di notte allontana verso altre zone trendy i turisti che alloggiano nei grandi alberghi di piazza Repubblica o Duca d'Aosta. I titolari di locali stanno proponendo un piano per migliorare la sicurezza e combattere il degrado. Il presidente di Asco Repubblica, Massimo Turturro, ammette che con pochi interventi si potrebbe cogliere l'obiettivo. «I commercianti - fa presente - stanno investendo sempre di più sulla zona, questo importantissimo corridoio che accompagna dalla Centrale al Duomo con i suoi portici potrebbe diventare un teatro importante per la movida. Ma serve qualche modifica dal punto di vista urbanistico, intanto è presente un maxi parcheggio interrato a tariffe comunali ma sono stati praticamente azzerati i posteggi su strada in via Pisani, serve una quota di strisce blu a pagamento per non penalizzare le attività». Sul lato sicurezza, uno sviluppo dell'area by night richiede più vigili e una stretta sul fenomeno del dormitorio all'aperto. Per creare più movimento serale l'associazione chiede di far rientrare via Pisani nel circuito del Fuorisalone del design e delle «week», le settimane di eventi già in programma per il 2018. «Vorremmo diventare un distretto importante come Tortona o Brera» incalza Turturro.
E insiste per riportare se non gli alberi come nelle belle foto d'epoca, «almeno più verde per rendere meno algida la via». E stuzzica su un'accelerazione delle vie a 30 all'ora: «L'ordinanza per via Caretto risale a ottobre 2016 ma dopo un anno manca ancora la segnaletica».Bar e ristoranti vorrebbero installare i dehors.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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