Pisapia boccia ancora Renzi Rifare una scuola? Solo spot

La lettera ai sindaci si apre con un «caro collega». Il premier Matteo Renzi ha scritto due giorni fa agli 8mila primi cittadini: «Ora la vostra e nostra priorità - ha attaccato - è l'edilizia scolastica». Li ha invitati a segnalare entro il 15 marzo «un edificio scolastico, uno» del proprio comune da riammodernare. Il commento più ufficiale per ora è dell'assessore alle Opere pubbliche Carmela Rozza, che indica non una ma una lista di «27 scuole che risalgono agli anni '60-'70 e sono da abbattere e ricostruire». C'è una nota super-sintetica per ciascuna, per un piano che nel totale oscilla tra i 169 e i 202 milioni. E segnala due «priorità delle priorità» ossia «l'elementare di viale Puglie 4 e quella di via Viscontini 7». Perchè un elenco? «Milano non è un piccolo Comune, le esigenze sono tante e le facciamo presenti. Poi se arriva qualcosa è meglio di niente e ne siamo felici».

Meno soft il giudizio di Paolo Limonta, maestro oltre che braccio destro Pisapia: «Almeno sulla scuola pubblica cerchiamo di essere seri. Ci lavoro da anni, so rilevare la differenza tra interventi strutturali e spot inutili».

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