Sono passate due settimane dalla maratona più lunga nella storia del consiglio comunale, 38 ore di seduta non stop per approvare il Bilancio 2013, e si ricomincia. In aula approda la delibera sull'assestamento dei conti e con il pasticcio Imu che rischia di scaricare sui proprietari milanesi 44 milioni di tasse nonostante l'abolizione dell'imposta, il centrodestra è agguerritissimo, oggi depositerà più di mille emendamenti. La Lega è pronta «a piazzare le tende» e potrebbe non essere una provocazione (il consigliere Luca Lepore giorni fa era alla ricerca di un modello mini da portare in aula) il capogruppo di Forza Italia Alan Rizzi e quello di Fdi Riccardo De Corato avvertono: «Siamo pronti a passare le feste in Consiglio, arriveremo fino a Natale o a Capodanno se servirà a salvare i milanesi». Il sindaco Pisapia è avvertito: «Cancelli subito, come stanno già facendo altri Comuni, gli aumenti virtuali dallo 0,4 allo 0,6% sull'Imu prima casa che ha voluto introdurre per avere più rimborsi da Roma e invece ora rischiano di ricadere sui contribuenti. Non daremo tregua finchè non recupererà quei 44 milioni in un altro modo, spostando l'anticipo per Expo (ci sono 68 milioni nell'assestamento) o tagliando spese agli assessorati».
Il sindaco ieri ha riunito di domenica gli assessori a Palazzo Marino per decidere le mosse. Nei prossimi giorni si terrà una riunione dell'Anci Lombardia, il 5 l'ufficio di presidenza nazionale dell'Anci. Milano fa pressing sui parlamentari perchè correggano alla Camera il decreto legge firmato dal governo, «ora pensiamo al futuro» è la parola d'ordine. L'assessore al Bilancio Francesca Balzani ha esposto ai colleghi i dettagli del decreto Imu escludendo la possibilità ora di abolire gli aumenti: il Consiglio sarebbe fuori tempo massimo, ogni correzione andava formalizzato entro il 30 novembre. Non a caso altri Comuni in Italia hanno convocato il Consiglio sabato mattina, Milano invece rischia di avere l'Imu più cara d'Italia, una spesa media di cento euro da saldare il 16 gennaio, insieme all'acconto per la tassa sulla casa del 2014 e a poche settimane dal saldo della Tares o la tassa sull'occupazione del suolo pubblico previsto a fine anno. Un ingorgo di imposte che sta mettendo in allarme anche i commercialisti. Il consigliere di Fi Fabrizio De Pasquale avverte il Comune: «Rafforzi i servizi di informazione per i cittadini o sarà il caos, e invece di utilizzare il sito internet istituzionale per notizie-spot su sindaco o assessori dedichi ampio spazio alla fiscalità locale».
«Diciamo da mesi che aumentare l'Imu mentre il governo la stava abolendo si sarebbe rivelato un boomerang - fa presente il capogruppo di Fi Rizzi-, non hanno voluto ascoltarci ma ora trovino i fondi senza pesare sui milanesi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.