Con Pisapia un Capodanno col botto

Meno quattro, meno tre, meno due... Arrivati a questo momento del conto alla rovescia, l'uragano di botti sarà già cominciato da un pezzo: come ormai avviene di prammatica, e non si capisce se è per via degli orologi sfasati, della smania di arrivare primi, o semplicemente per italica indisciplina. Niente di nuovo sotto le stelle di San Silvestro, insomma. Ma una differenza nella notte di lunedì prossimo, rispetto alla stessa notte di un anno fa, ci sarà, e non è differenza da poco: chi darà fuoco alle polveri lo farà in piena legalità, senza contravvenire ad alcuna norma. Il Comune di Milano si prepara a lasciare libertà di botto per l'ultimo giorno del 2012.
La decisione verrà formalizzata nell'ultima riunione di giunta, prevista per domani. Ma l'orientamento del sindaco Giuliano Pisapia sembra ormai chiaro. Nessun divieto, al massimo un appello ai milanesi perché evitino di esagerare, mettendo in pericolo se stessi e il prossimo, e devastando i nervi di umani ed animali. Più in là, Pisapia ha scelto di non andare. É una piccola svolta rispetto ad un anno fa, quando gli appassionati dei fuochi d'artificio dovettero sfidare il provvedimento municipale che prevedeva 500 euro di sanzione per qualunque accensione di ordigni pirotecnici.
Fu un divieto, peraltro, con l'efficacia di una grida spagnola: nessuno lo rispettò, e le multe furono assai poche. Fronteggiare migliaia e migliaia di artificieri dilettanti, sparsi in ogni angolo della metropoli, si rivelò per la polizia locale un'impresa disperata. Anche per questo, di fronte al la impossibilità materiale di far rispettare il divieto, Pisapia quest'anno ha scelto la strada della moral suasion.
Dodici mesi fa non ci fu nemmeno bisogno di un divieto ad hoc. I botti, infatti, erano proibiti in permanenza da un comma dell'ordinanza antismog varata dopo il superamento delle soglie di inquinamento. Con l'avvicinarsi del Capodanno, in giunta si era ragionato sull'opportunità di una deroga per la notte del 31 dicembre, e alla fine aveva prevalso la linea dura: nessuna deroga, botti proibiti.

Il provvedimento aveva riscosso il plauso della Lega Nord («era da anni che chiedevamo alla Moratti di vietare i botti, se Pisapia ci riesce ha il nostro plauso», disse Matteo Salvini), dei verdi e del Codacons. Ma la disobbedienza ebbe il sopravvento. Quest'anno l'ordinanza antismog non c'è stata, quindi nemmeno il comma anti-botti. Basterà l'appello al buon senso?

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