Le dimissioni di Giuliano Pisapia da commissario straordinario di Expo non sarebbero piaciute ai milanesi. Almeno secondo «Voices From the Blogs», progetto di ricerca dellUniversità di Milano e osservatorio permanente di quello che si discute in rete. Il consenso verso loperato del sindaco si sarebbe infatti ridotto di 9 punti rispetto a inizio marzo, scendendo al 41,2%, mentre i giudizi negativi superano la metà delle opinioni espresse (51%). Nello specifico di Expo, il 27,5% delle opinioni pare ritenga errato il suo comportamento. Non solo. Perché Pisapia, secondo alcuni esperti giuristi, non può dimettersi da commissario perché lincarico non gli è stato attribuito personalmente, ma solo in quanto sindaco. Quindi o si dimette anche da sindaco o deve rimanere al suo posto. Una situazione da sbloccare «entro agosto oppure si rischia» ha detto lamministratore delegato di Expo Giuseppe Sala. E oggi, dopo la decisione di rimettere lincarico nelle mani del premier, potrebbe essere una giornata decisiva. Perché in serata Pisapia incontrerà proprio Mario Monti a Palazzo Reale alla cena di raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto organizzata dalla fondazione Italia-Cina. E, presente anche il commissario generale Roberto Formigoni, i tre dovrebbero trovare un momento e un angolo appartato per incontrarsi dopo che nel pomeriggio ci sarà stato laumento di capitale di Arexpo, la società creata dalla Regione per acquistare i terreni. Per ora dal sindaco nessuna nuova dichiarazione. «Credo abbia fatto bene a sollevare il problema», ha detto ieri Stefano Boeri che inizialmente allExpo era anche assessore. «Expo è andato avanti su due gambe», quindi «se una viene a mancare va riconsiderato tutto ma mi auguro così non sia» dice Formigoni.
«Rimane il mio invito a ritirare le dimissioni e a continuare a svolgere il ruolo delicato e difficile di commissario straordinario». Perché «la presenza di un uomo di centrosinistra come Pisapia accanto a un uomo di centrodestra come me garantisce la solidarietà di tutte le forze politiche». GdF- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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