«Sono d'accordo con la possibilità di far adottare dei figli anche alle coppie omosessuali». La dichiarazione del sindaco Giuliano Pisapia ieri alla festa dell'Idv a Vasto è una di quelle destinate a scatenare un mare di reazioni. Son in tanti, e non solo nel centrodestra, a dire che questa è finalmente la maschera che cade. La dimostrazione dopo mesi di mezze verità, che il vero programma del centrosinistra a Palazzo Marino non era l'introduzione del registro delle coppie di fatto, ma l'equiparazione dei matrimoni omosessuali a quelli tradizionali. Con tanto di possibilità di adozione. «Pisapia non sa o fa finta di non sapere che sono migliaia le coppie etero in attesa di ottenere bimbi in adozione oltre a quelli esclusi per antiquati limiti di età», attacca il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa. Ma ora il vero problema è quello del rapporto di Pisapia con l'ala cattolica della sua maggioranza. «Una fuga in avanti inaccettabile», assicura il consigliere regionale Enrico Marcora. Che ne approfitta per puntare il dito contro il silenzio dell'assessore Bruno Tabacci, uno che «vorrebbe rappresentare i cattolici alle primarie».
E questo proprio nei giorni in cui sia papa Benedetto XVI che l'arcivescovo Angelo Scola invitano i politici a non transigere sulla difesa della famiglia tradizionale. Ma la lotta «sui diritti civili» deve andare avanti, ha ribattuto l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. La spaccatura tra giunta e curia è ormai una voragine.
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