E l'opposizione in consiglio alla fine ha vinto. La delibera per la legalizzazione del Leoncavallo non sarà discussa in consiglio entro il 30 aprile, «data di scadenza» dell'accordo. Dopo il rimpallo di responsabilità tra aula, giunta e segreteria generale, la maggioranza non ha potuto contingentare i tempi del dibattito sulla delibera in discussione, l'affidamento del patrimonio erp del Comune a Mm. L'ostruzionismo dell'opposizione e la divisone interna alla maggioranza hanno fatto il resto. Così a nulla sono valsi i tentativi del sindaco di serrare i ranghi e mettere in riga chi recalcitrava all'approvazione dello scambio di aree tra i Cabassi, proprietari dell'ex cartiera occupata e il Comune. Ieri alle 20 l'accordo tra la maggioranza (senza Sel) benedetto da Pisapia, che prevede per oggi le dichiarazioni di voto su MM e il dibattito sul bilancio consuntivo 2014. «La delibera aveva valore se approvata, non se si apriva la discussione. La questione è solo rimandata» per il capogruppo Pd Lamberto Bertolé. «È la mia sconfitta da capogruppo - dichiara amareggiato Mirko Mazzali -. Dimissioni? Ne devo parlare con il gruppo».
«Questa è la sconfitta della sinistra radicale che ha abbandonato l'aula e il canto del cigno del sindaco» per Riccardo De Corato di Fdi: «La verità è che la delibera sul Leoncavallo è indigeribile per la sinistra moderata perché rappresenta un discrimine fra chi sta con la legalità e chi con l'illegalità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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