Cronaca locale

Pista in Vespri Siciliani. Partono i cantieri e scoppia la protesta

Lega: "Incubo posteggi e bloccherà i soccorsi". Ad aprile via al restyling di largo Treves

Pista in Vespri Siciliani. Partono i cantieri e scoppia la protesta

«Meno parcheggi per i residenti, traffico rallentato, più smog, mezzi di soccorso bloccati, meno lavoro e commercio, mercato settimanale penalizzato». Il volantino che la Lega distribuirà dai prossimi giorni sintetizza i motivi di protesta contro la pista ciclabile di via Vespri Siciliani. Da lì lunedì scorso sono partiti i lavori per la sostituzione delle tubature dell'acquedotto e la costruzione della ciclabile che porterà da piazza Napoli fino a piazza Tirana passando (appunto) da Vespri Siciliani, via dei Biancospini, largo Giambellino, via Odazio, Segneri e Tirana dove una passerella ciclopedonale permetterà di oltrepassare il Naviglio e raggiungere il futuro capolinea della M4 a San Cristoforo. Tre anni fa, quando l'ex giunta presentò il progetto, di notte comparvero decine di scritte di protesta sui muri («assessore vergogna», «no ciclabile, sì posteggio»). Dalla scorsa settimana sono comparsi invece i cartelli del Comune che segnalano l'inizio dei lavori - per circa 9 mesi - della ciclabile piazza Napoli-largo Giambellino, si procederà per tratti. Intanto, sui cartelli piazzati in Vespri Siciliani c'è il divieto con rimozione forzata per i prossimi 3 mesi.

Il capogruppo della Lega nel Municipio 6 Piermario Sarina e il collega consigliere Giovanni Binda protestano per i disagi creati dai lavori («in contemporanea ai cantieri M4 e a quello in partenza per il silod interrato in via Scalabrini, la zona è già sotto pressione ma la giunta Sala vuole massacrarla») e soprattutto per quelli previsti a progetto finito. La pista, con circolazione in senso contrario alle auto, sarà in sede protetta. «I cordoli creeranno problemi agli operatori del mercato di Vespri Siciliani e il restringimento della carreggiata -sottolinea Sarina - impedirà la sosta veloce in bar e negozi. Chi faceva uno stop di pochi minuti per colazione cambierà zona». Ci aggiunge il taglio dei posti auto e «il rischio imbottigliamento anche per i mezzi dei pompieri o del 118 in caso di emergenza». E guardando alla pista in Legioni Romane, «quasi sempre vuota. Non era una priorità, vedremo quanti utenti si muoveranno in bicicletta, Giambellino o Tirana non sono zone da scampagnata e si va a stravolgere la viabilità in via Apuli o Segneri dove c'è chi non può pagare il box».

Partiranno ad aprile e durerà 6 mesi invece il restyling di largo Treves, da svincolo trafficato diventerà una piazza pedonale anche se da Statuto non si potrà più attraversare direttamente in auto in direzione Brera e si rischia l'effetto «imbuto». La strada carrabile che finora ha tagliato in due lo slargo verrà eliminata, via i dislivelli e ci sarà nuova pavimentazione in cubetti di pietra di Luserna e lastre di granito. Sarà raddoppiata la larghezza del marciapiede sul lato di via Solferino e sull'altro verrà piantato un platano maturo, per fare ombra. Panchine, fioriera e edicola nella nuova «piazzetta», la stazione taxi arretrerà lungo via Statuto e lo stallo Bikemi sarà davanti all'ex palazzo comunale.

I lavori da 400mila euro sono a scomputo oneri di urbanizzazione.

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