Pochi posti, tante vessazioni: Milano caccia i bus dei turisti

Pochi posti, tante vessazioni: Milano caccia i bus dei turisti

Milano? «È un incubo». Ad affermarlo all'unisono diversi autisti di bus turistici incontrati in varie aree della città. E l'Expo si avvicina… Perché si lamentano? Innanzitutto mancano i parcheggi, Infatti sia sui Bastioni di Porta Venezia che al Castello gli autobus occupano arbitrariamente spazi destinati alle auto. A Milano infatti secondo il sito Atm ci sono parcheggi per bus turistici solo a Pagano e Gioia/Pirelli.
Il primo parcheggio, che costa 5,20 euro all'ora, è poco utilizzato così da sfavorire gli automobilisti costretti a girare per il piazzale con l'area destinata ai bus libera. Addirittura diversi posti per bus sono ora occupati da un tendone del Banco di Garabondo per commercio equo e solidale. A Gioia/Pirelli non c'è alcuno spazio riservato ma spesso si trovano bus in seconda fila in Via Pirelli sollecitati ad andare li dalle indicazioni del sito e dalla presenza di un emporio dove vengono accompagnati i turisti a fare acquisti. Al Castello e sui Bastioni i vigili un po' lasciano correre, un po' li fanno sloggiare, obbligandoli a spostarsi inquinando, e un po' sono severi così gli autisti si trovano con le multe. Quel che fa specie e che i vigili, quando chiudono un occhio, chiedono agli autisti di pagare tre gratta e sosta da auto in quanto le aree sono riservate alle vetture.
Inoltre gli autisti si lamentano anche della mancanza di servizi. «Ho lasciato il bus incustodito» ci ha detto uno di loro «e mi hanno rubato il satellitare. Problemi anche per la notte». Così sono costretti a rimanere sul bus magari senza andare in toilette. «Siamo trattati come dei cani randagi» ha affermato un autista. «C'è un vero e proprio accanimento nei confronti dei bus turistici» sottolinea Massimo Locatelli presidente per la Lombardia dell'Anav (Associazione Nazionale Autotrasportatori Viaggiatori). Attualmente in area C possono entrare anche gli euro 3 con filtro antiparticolato «ma a gennaio dovrebbe arrivare una nuova proposta di Maran» rileva ancora Locatelli, «mentre per il 2016 sono attese nuove norme regionali». Il Comune invece affronterà il problema con il Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile), ma siamo ancora in alto mare. I bus turistici sostano irregolarmente anche in altre aree della città: in piazza Giovine Italia per i turisti al Cenacolo o in Corso di Porta Vercellina per il Museo della Scienza e della Tecnologia. A volte sono fermi in Piazzale Cadorna. Invece alla fine di Corso Europa e in via Larga non sono più possibili soste. Stessa cosa in via Verdi. Fa specie inoltre che non ci siano parcheggi per Fieramilanocity così i bus turistici si trasferiscono, quando trovano posto, in via Achille Papa. E anche lì non è consentito tanto che un autista ci ha detto: «I vigili mi hanno fatto sloggiare e alla mia risposta: dove devo andare? Mi hanno detto vada nelle aree di sosta in autostrada. È assurdo». Problemi anche agli aeroporti in quanto a Linate non ci sono posti e a Malpensa ora si paga 5 euro per ogni passaggio. In coincidenza con le ore di pranzo e cena si trovano diversi pulmann fermi anche in via Pergolesi, nella corsia preferenziale Atm, in prossimità del ristorante cinese Chekiang dove pranzano le comitive. Lì i cittadini si lamentano coi vigili ma con scarso successo. «Sicuramente il problema è costituito dai parcheggi» anche per Emanuela Terzi vicepresidente del Centro Guide Turistiche di Milano - «I nostri gruppi sono spesso formati da persone della terza età con le problematiche connesse. Ultimamente poi è emersa l'impossibilità di utilizzo delle corsie preferenziali con conseguenti multe». «I nostri giri -ha aggiunto la vicepresidente Terzi - durano dalle 2 alle 3 ore e non possiamo metterci di stare nel traffico. Pertanto non usare le preferenziali è un problema».
Inoltre ci sono disagi anche per l'Area C. I ticket non si trovano facilmente. Inoltre si pretende che un autista straniero con un'utenza estera chiami un numero italiano. Vengono fatte domande e l'autista è in difficoltà. «Così siamo costretti a farlo noi» ha spiegato Terzi. Anche internet non è di ausilio perché dal sito del comune in inglese un autista straniero se si collega ad area C arriva a una pagina con le spiegazioni in inglese ma poi per acquistare il pass c'è il link «My Area C», ma di inglese c'è solo il My perché è tutto in italiano. Problemi anche per raggiungere gli alberghi. «In Italia è tutto lasciato all'improvvisazione. A Firenze e Venezia ci sono ticket fino a 400 euro.

Appena arriva un nuovo sindaco mette una tassa sui bus- sottolinea Nicola Biscotti – (presidente nazionale dell'Anav) – Dobbiamo imparare dall'estero e seguire gli esempi di Barcellona Parigi o Monaco di Baviera». Servirebbero quindi aree dedicate con servizi anche in centro soprattutto in vista dell'Expo.

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