La polizia scava nell'orto alla ricerca delle armi dei tre omicidiNella proprietà dell'indagato

Sono iniziati ieri gli scavi nell'orto di Antonio Benfante, alla ricerca del revolver e del fucile da caccia, usati dal presunto killer per uccidere i fratelli Tatone e di Paolo Simone. Alle ricerche partecipano anche esperti dell'Esercito, con metal detector e strumenti particolarmente sensibili nell'indiduazione metalli sepolti. Benfante sarà invece interrogato oggi dal gip, nella speranza possa parlare, ammettere i tre omicidi e soprattutto spiegarne il movente. Dopo l'arresto avvenuto giovedì, l'uomo si è infatti chiuso in un ostinato mutismo, senza neppure volere respingere le accuse. Contro di lui molti indizi, tante contraddizioni in cui è caduto durante gli interrogatori.

Ma anche la posizione del suo cellulare nelle ore e nei luoghi dei delitti, le immagini di alcune telecamere e diverse testimonizanze, tra cui anche quella della compagna, per questo ora sotto protezione. Il ritrovamento delle armi sarebbe l'ultimo tassello per inchiodarlo defintivamente alle sue responsbilità.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica