Le pompe funebri salvano una coppia di daini

Le pompe funebri salvano una coppia di daini

Ti puoi aspettare di tutto, ma non questo. Già due daini in giardino sarebbero strani in una metropoli come Milano, ma se poi li trovi in quello delle pompe funebri è ancora più singolare. Il motivo poi per il quale sono lì, per quanto nobile, lo è ancora di più. Le due bestiole sono infatti ora di proprietà dell'azienda di pompe funebri Turati in via Bauer e sono state portate a Milano per essere sottratte alla padella: i daini sono ormai da anni un problema nella zona di Varese, perciò spesso viene concesso di abbattere i capi in eccesso. Grazie ai parchi naturali si sono riprodotti in gran numero e sono diventati un danno per gli agricoltori. «Noi qui abbiamo sempre avuto degli animali - racconta Stefano, 41 anni e titolare dell'azienda di famiglia - per questo da qualche tempo ho ricominciato a pulire i duemila metri quadrati di terreno agricolo che abbiamo e a ripopolarli di animali». Oggi chi passa per quella via può vedere di tutto: dai pesci che vivono nel laghetto, alle capre, le oche, i tacchini e via così fino alla coppia di daini.

«Ci tengo a specificare che è tutto assolutamente in regola - sottolinea Stefano - è stato molto complicato a livello burocratico, ma abbiamo tutti i permessi; lo dico perchè i daini sono qui da mercoledì e sabato mi avevano già denunciato per maltrattamento di animali, per fortuna che quando è uscita a controllare l'Enpa ha rilevato che tutto erano meno che maltrattati, anche per la recinzione l'abbiamo fatta seguendo le prescrizioni della Polizia Provinciale che è venuta tre volte: noi amiamo gli animali e vogliamo che stiano bene: so che Milano non è proprio l'ambiente adatto a ospitare due daini, ma abbiamo pensato che fosse sempre meglio che lasciare che li abbattessero».

Non si conosce nemmeno l'esatta età dei due animali perchè sono nati allo stato brado, ma sono abbastanza giovani. E per il momento non hanno nemmeno il nome perchè la figlia di Stefano per adesso ne ha assegnato uno alla pecora, alla capra e ad altre bestie della piccola fattoria ricreata da Stefano. E dentro la recinzione che delimita l'azienda c'è veramente di tutto, compresa la serra con i pannelli solari e la ruota in legno che si muove con l'acqua del torrentello interno.

Se non

fosse per l'insegna, sarebbe difficile pensare che l'attività all'interno sia quella delle pompe funebri. Ed è comunque grazie ad essa se la coppia di daini può vivere serena senza essere presa di mira da qualche cacciatore.

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