Porto di Mare, Bovisa e Certosa: caccia ai fondi del governo

Porto di Mare, Bovisa e Certosa: caccia ai fondi del governo

Un parco scientifico e tecnologica da 70mila metri quadrati alla Bovisa, nell'area dei Gasometri. Non più la cittadella della giustizia ma housing sociale e aree dedicate allo sport e al tempo libero a Porto di Mare, ai confini con il parco sud. E il progetto abbattere e ricostruire la scuola di via Magreglio (in zona Certosa), un edificio realizzato nel 1966. La giunta comunale ha approvato venerdì le proposte di riqualificazione delle tre aree, un passaggio necessario per partecipare al «Piano nazionale per le Città», come previsto dal Decreto legge del 22 giugno 2012 che mette a disposizione fondi per gli enti locali. «Abbiamo deciso di cogliere questa preziosa occasione per bonificare luoghi e spazi abbandonati e contaminati restituendoli alla cittadinanza - spiega l'assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris -, per ricostruire una scuola che da troppi anni attendeva di essere di essere rinnovata, riconvertire aree degradate, con un grande progetto di polo scientifico tecnologico e aree dedicate allo sport e al tempo libero». Per Porto di Mare il progetto approvato prevede la bonifica di un'ampia area del Parco Sud, il potenziamento e l'integrazione di strutture sportive esistenti, collegamenti infrastrutturali con le aree verdi del parco Cassinis, la realizzazione di un quartiere di edilizia sociale che metta a disposizione 450 nuovi alloggi dedicati ad anziani, giovani coppie, single e padri separati. Nel quartiere Bovisa il piano prevede invece la bonifica dei terreni contaminati del sito di interesse nazionale dei Gasometri, l'ampliamento del Campus del Politecnico con l'inserimento di nuovi spazi dedicati alla didattica e alla ricerca, la realizzazione di un Parco scientifico e tecnologico dedicato alla nascita di imprese innovative e spazi per la produzione di eccellenza.
Per via Magreglio infine il progetto votato dalla giunta consiste nella demolizione di un edificio scolastico realizzato nel 1966 (progettato per essere utilizzato al massimo per 30 anni), costituito da un prefabbricato con un elevato degrado edilizio ed impiantistico, dove è ospitata una scuola primaria. Il nuovo edificio scolastico verrà realizzato favorendo il risparmio energetico, con l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e pannelli fotovoltaici per l'energia elettrica.

Il vecchio progetto preliminare del 2006 prevedeva un investimento di 6,4 milioni di euro, in quello definitivo la spesa complessiva ammonta a 9,8 milioni e i lavori per la realizzazione del nuovo edificio sono stimati in circa 550 giorni consecutivi. La giunta di venerdì ha approvato anche l'assegnazione della nuova Stecca degli artigiani in via De Castilla, a partire da settembre, alle associazioni sfrattate nel 2007.

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