«Buone feste» neutre, laiche, politicamente corrette. E un Natale ateo, così ateo da non chiamarsi neanche più Natale. Milano ricorda ancora il Comune senza presepe, i concerti jazz per l'apertura dell'Avvento, o le rassegne di eventi intitolate «Bianco inverno» o «Natale Migrante». Per non parlare della scuola di Rozzano che due anni fa divenne un caso nazionale per la cancellazione della festa del Natale. Per contro, il presepe è diventato un simbolo, il simbolo di una tradizione, di una cultura che non si arrende al nulla laicista. E un concorso tra le scuole lombarde, con la Regione impegnata a organizzare e premiare il presepe più bello, è ciò che il capogruppo della Lega al Pirellone, Massimiliano Romeo, ha proposto alla Giunta e al Consiglio regionale. «In barba al laicismo e al politicamente corretto che stanno svuotando di contenuti la nostra vita e la nostra società - spiega Romeo - ci sono scuole che in vista del Santo Natale preparano con cura il presepe per i propri alunni.
Credo che il Consiglio o la Giunta regionale potrebbero invitare queste scuole ad inviare le foto dei presepi da loro realizzati, con in palio un premio concreto da investire in materiale didattico o per lavori di manutenzione degli istituti scolastici. Il presepe- conclude Romeo - è simbolo universale di pace e amore, nonché simbolo della famiglia e rappresenta i valori più profondi della nostra società e delle nostre tradizioni».
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