Non si è lasciata intimorire da un centinaio di ragazzi che premevano per entrare al liceo scientifico Leonardo e occupare la scuola. Maria Grazia Guerrera, nonostante i suoi 65 anni, si è aggrappata alla porta dell'istituto e si è barricata dentro con bidelli e insegnanti. «Fascisti», «Figli di papà» ha gridato ai ragazzi che volevano fare entrare anche qui l'autunno caldo della scuola. Ma hanno dovuto fare i conti con l'agguerrita preside che ha respinto l'assalto. Ieri i ragazzi hanno fatto assemblea, ma chi voleva seguire le lezioni poteva farlo. «L'occupazione è un'azione illegale - ha commentato - Un preside è un servitore dello Stato, chiamato a fare il rappresentante legale a scuola. Credo che la nostra azione di resistenza abbia avuto un effetto educativo. Anche questo è insegnamento. Non tollero la violenza e credo profondamente nella democrazia e negli strumenti che ci mette a disposizione. Ho spiegato ai ragazzi che se fossero stati danneggiati i nostri laboratori di informatica e di fisica, non ci sarebbero stati i soldi per rimetterli a posto.
I ragazzi hanno capito e hanno fatto un passo indietro. I giovani hanno bisogno di esempi, di adulti di riferimento credibili. La mia porta è sempre aperta. Ma non tollero la violenza e credo nel rispetto della libertà».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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