Per tamponare la situazione, quasi ogni dirigente di ruolo dovrà avere una o più scuole in reggenza. Si tratta praticamente di una scuola lombarda su due costretta a una reggenza ad interim, dal momento che il numero totale di istituti della Regione è 1227.
La Regione, dopo il vertice, fa sapere che chiederà al ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, 200 insegnanti in più. Inoltre, spingerà sul ministro perché richieda l'anticipazione dell'udienza del Consiglio di Stato fissata al 20 novembre. «Ci siano almeno altri 200 posti in organico in Lombardia - la richiesta di Aprea - per poter gestire meglio le scuole rimaste senza dirigenti». E Colosio confida che l'emergenza non sarà di lunga durata: «Con l'auspicio che questa situazione non si prolunghi ingiustamente e pericolosamente nel tempo».
Il problema, come spiega in consiglio regionale l'assessore Aprea, rischia di estendersi non solo all'anno scolastico 2012-2013, «ormai compromesso del tutto», ma anche all'anno scolastico 2013-2014. «Il concorso di cui stiamo parlando ha richiesto un anno di tempo, dal bando alla graduatoria. E il fattore tempo gioca contro di noi. È a rischio anche l'anno scolastico 2013-2014» spiega Aprea. Se l'udienza del Consiglio di Stato rimarrà fissata al 20 novembre, l'attesa dell'inizio dell'anno scolastico si prevede difficile.
E anche Colosio, da direttore dell'Ufficio scolastico regionale, esprime il suo rammarico per tutte le persone coinvolte e assicura nuove azioni per sbloccare la situazione. «Non lasceremo nulla di intentato per raggiungere l'obiettivo per il quale il concorso è stato indetto. Perciò ci stiamo attivamente adoperando, in accordo con il Ministero e con L'Avvocatura dello Stato, e con il sostegno di molte istituzioni, affinché siano soddisfatte le legittime attese degli idonei nel concorso» scrive il provveditore.
Colosio esprime pieno sostegno ai presidi rimasti senza incarico dopo la decisione del Tar e ribadisce la convinzione che il concorso si sia svolto in modo del tutto regolare: «Voglio anche esprimere ai docenti risultati meritatamente idonei nel concorso per dirigenti scolastici solidarietà e comprensione del disagio che stanno vivendo: le loro legittime aspettative coincidono totalmente con quelle dell'Ufficio scolastico regionale e con quelle delle scuole lombarde».
La politica lombarda si è schierata compatta in difesa del concorso annullato dal Tar, con due distinte mozioni, presentate dalla maggioranza e dall'opposizione, che chiedono alla giunta di impegnarsi con il ministero per trovare una soluzione che tuteli i presidi lombardi.
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