Ancora sangue sulle strade. Ieri pomeriggio lungo la A4, l'autostrada Torino-Venezia, in territorio milanese tra il casello di Mercallo-Mesero e quello di Arluno, un terribile incidente poco dopo le 16.30 ha coinvolto una vettura con a bordo due donne e due uomini tra i 20 e i 35 anni, tutti italiani. Una delle ragazze, 31enne, è stata estratta dalle lamiere in fin di vita ed è morta subito dopo, mentre veniva trasportata all'ospedale di Magenta. Gravissima l'altra giovane, una 29enne, trasportata al Niguarda dall'équipe dell'elisoccorso dove ora, ricoverata in prognosi riservata, lotta contro la morte. Sul posto oltre all'elicottero sono arrivati tre ambulanze e i vigili del fuoco. Sulla dinamica dello scontro non ci sono ancora ricostruzioni definitive, sembra però che la vettura sia andata fuori strada dopo aver sbandato per l'alta velocità e la pioggia, finendo poi rovinosamente contro il guard rail: il «muso» dell'auto è irriconoscibile.
Il tratto di autostrada è stato subito chiuso al traffico con conseguenti disagi per chi era diretto a Milano.
Intanto in mattinata, poco dopo le 7 un'ambulanza era finita fuori strada rimanendo in bilico tra una piccola scarpata e il guar drail. È accaduto in Brianza, lungo la Statale 36 - che collega Cinisello Balsamo, nell'immediato hinterland milanese, al confine svizzero al passo dello Spluga - nel tratto di strada successivo alla rampa d'accesso di Briosco, in Brianza, in direzione Nord. Il ferito trasportato, che non era grave, è rimasto incastrato nel veicolo ed è stato liberato dai vigili del fuoco.
Traditi invece dalle targhe perse durante gli scontri, i «pirati» che nella notte tra venerdì e sabato hanno causato due incidenti - il primo intorno alle 3.30 in viale Monza, l'altro due ore dopo in piazzale Loreto - non hanno fatto molta strada. La polizia locale infatti già dopo qualche ora aveva arrestato l'italiano di 24 anni al volante della macchina che, dopo aver investito due centauri in piazzale Loreto, si era dileguato a tutto gas. L'uomo, con la patente sospesa e risultato positivo all'alcoltest è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso. I motociclisti ne avranno per 20 giorni. Lesioni gravissime e omissione di soccorso sono invece le accuse per l'altro italiano, un 35enne, che dopo aver speronato, mandandola a sbattere contro un semaforo, una coetanea seduta accanto all'amica alla guida di una Lancia Y in viale Monza, è fuggito. L'uomo è stato catturato sabato sera dalla Locale, sempre grazie alla targa (ungherese) che aveva portato i ghisa a rintracciarlo come amministratore unico della società che ha in leasing l'auto. Il 35enne ha chiamato però lui stesso la Locale dicendo di volersi costituire. Seguendo la traccia della targa, infatti, i vigili sono riusciti a ritrovare il veicolo incidentato, ora sotto sequestro, nel parcheggio condominiale di un palazzo ad Agrate Brianza (Monza), luogo di residenza di un uomo di origine albanese che era alla guida nel corso di un vecchio controllo. Nel frattempo, però il pirata della strada ha telefonato lui stesso alla centrale operativa dalle polizia locale: aveva compreso che la sua fuga non sarebbe durata ancora a lungo? Probabilmente sì.
Tuttavia, viste le ore trascorse dal momento dell'incidente a quello dell'interrogatorio, l'uomo non ha potuto essere sottoposto all'alcoltest. La ragazza che ha ferito, intanto, è ancora ricoverata in prognosi riservata al San Raffaele.
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