Preso il «signore della droga»

Latitante da undici anni, gestiva il traffico della Lombardia

Catturato dopo ben undici anni di latitanza. I carabinieri di Milano hanno arrestato Nimon Zogaj, un albanese di 48 anni che deve scontarne 22 in carcere per traffico internazionale di stupefacenti.

I militari della sezione Catturandi del Comando provinciale lo hanno individuato due giorni fa al confine tra il Montenegro e il Kosovo dove si era nascosto ormai sicuro di essere stato dimenticato. I reati contestati nel mandato di cattura internazionale emesso dal gip di Milano infatti si riferiscono al 1997-1998, anni in cui Zogaj era un punto di riferimento per il traffico di droga in Lombardia.

Quando capì che la situazione era diventata pericolosa per lui, scappò in Svizzera. Da qui però era stato estradato nel 2005. Dopo un mese di carcere in Italia venne rimesso in libertà in attesa di giudizio e da allora era sparito. I carabinieri hanno lavorato con un'indagine «da strada», senza potersi servire di mezzi di intercettazione a causa della totale mancanza di riferimenti di Zogaj. Hanno quindi dovuto seguire la comunità albanese tra piazzale Loreto, via Padova, corso Como e ricostruire un pezzo alla volta il quadro. Hanno tenuto sotto controllo i membri milanesi della criminalità kosovaro-albanese, passando al setaccio i luoghi e gli ambienti frequentati in passato dal malvivente. Fino ad arrivare al confine tra Kosovo e Montenegro.

L'obiettivo è stato individuato dopo una complessa indagine. Nella tarda serata di lunedì stava tentando di varcare la frontiera, al valico di Sukobin. Il 48enne è stato bloccato dalla polizia montenegrina su indicazione degli inquirenti italiani.

L'ordine di cattura faceva riferimento a reati compiuti a Milano appunto alla fine degli anni Novanta. Subito dopo l'arresto sono state attivate le procedure di estradizione per il trasferimento in Italia di Zogaj e per poterlo rimettere in carcere.

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