Cronaca locale

Prigionieri dei cantieri In viale Monte Nero è rivolta dei negozianti

Prigionieri dei cantieri In viale Monte Nero  è rivolta dei negozianti

Rientro con sorpresa amara per i commercianti di via Monte Nero e dintorni. Da ieri un bel pezzo di strada - quello che va da via Campi a via Bergamo - è stato chiuso al traffico per consentire i lavori di A2A. Le transenne per ora riguardano solo il tratto da piazza Cinque Giornate a Porta Romana ma sono già stati dirottati i percorsi dei due tram (il 9 e il 12), non c'è più possibilità di parcheggiare in via Spartaco. Per i negozi significa meno gente che passa. E quindi, in soldoni, una perdita di guadagno. «Siamo tutti sul piede di guerra - commenta amareggiato Mario Mammano, titolare del negozio “Il giardino incantato“ in via Montenero 68 - Ci hanno avvertito soltanto venerdì. Perché non ci hanno informato prima che la strada sarebbe rimasta chiusa per un mese e mezzo?». Non solo. Altra domanda alla quale non sanno dare risposta è perché i lavori non sono stati fatti ad agosto limitando i disagi. «Con tutti i mesi a disposizione che c'erano si sono ridotti a partire proprio ieri, il 2 settembre. Continuiamo a pagare sempre di più e a subire sempre. Siamo impotenti», dice Mammano. Ha la voce strozzata in gola Giuseppe Cubeddu, titolare del bar Titanic all'angolo con via Campi. Ingabbiato dalle tasse, da un affitto di 4.500 euro al mese che non riesce più a pagare, una bolletta della luce di 1.200 euro ogni mese, ieri con la chiusura della strada alla fine delle giornata aveva incassato sì e no 400 euro. «Ma come faccio? Sono alla disperazione, come farò a pagare? Sono indietro con l'Inps, con la banca... In questo bar ci lavora tutta la mia famiglia, mia moglie, mia figlia, ho un nipotino... Hanno fissato un incontro giovedì col capocantiere di A2A, ma che cosa ci potrà mai dire?» Non si dà pace, non può darsi pace. Perché lui, come parecchi altri negozi in via Monte Nero, ad agosto erano chiusi. E allora perché fare partire i lavori proprio quando hanno tirato su le saracinesche? «Potevano lavorare di giorno e di notte. Io lavoro con la gente che scende dal tram e ora qui non passa nessuno. Non riescono neanche ad attraversare la strada perché è tutto recintato». L'Unione del Commercio si sta informando con a2a e giovedì è stato fissato un incontro. «Chiederemo che almeno venga chiusa la strada solo a piccoli pezzi, quelli dove vengono effettivamente fatti i lavori - propone Emanuele Marinoni, titolare della tabaccheria di via Spartaco - Eppure sarebbe bastato mettersi d'accordo per decidere quando chiudere al traffico». Secondo l'Unione del Commercio la vicenda di questo cantiere può essere l'occasione per attivare un sistema di informazione preventiva più efficace così da poter supportare i propri operatori.

«Vogliamo costituire un coordinamento su tutti i cantieri della città, sia i nostri che quelli delle altre società come in questo caso, per avere un'unica regia e creare le condizioni per una maggiore condivisione», rassicura l'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza.

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