Cronaca locale

Primarie-flop, i 5 Stelle scelgono la Bedori ma oscurano i dati

Anche il guru del Movimento, Gianroberto Casaleggio, ha disertato il seggio allestito in via Valvassori Peroni. Si è tenuto alla larga dalle primarie-flop dei 5 Stelle, che hanno eletto con poche centinaia di voti quello che è il primo candidato ufficiale alle Comunali 2016. L'unica donna tra gli 8 grillini in campo: Patrizia Bedori, 52 anni, disoccupata. E già battezzata l'«anti-Casaleggio», visto che all'X-Factor organizzato una settimana fa in via Sansovino aveva avvertito che le scelte imposte dall'alto non avrebbero trovato terreno a Milano. E in effetti, la base si è ribellata a quella che sembrava una scelta scritta. Da giorni circolava il nome del favorito, l'avvocato Gianluca Corrado, ma già ieri pomeriggio davanti al seggio qualche «pasionaria» del movimento avvertiva che il finale non era affatto scontato («non prendiamo ordini da nessuno»). La scarsa affluenza e il voto «in casa» (la Bedori è consiglierà in Zona 3) hanno certificato la sconfitta dei diktat. E il Movimento che ha fatto della trasparenza una bandiera non ha voluto ufficializzare il numero di elettori e percentuali di voto. Si conosceranno (forse) nei prossimi giorni. Ma su una platea di 5mila iscritti certificati al blog di Beppe Grillo prima del 31 dicembre 2014 e residenti a Milano - le due condizioni per partecipare - non si sono presentati più di 500 elettori (c'è chi dice persino la metà). La resa dei conti interna su chi ha deciso il voto ad un seggio fisico invece che con sistema elettronico è già partita.

«Sono emozionata e soprattutto onorata di far parte di questa bellissima comunità di gente onesta e che ha voglia di cambiare il sistema - la dichiarazione della neo candidata -. Sono onorata di essere la vostra portavoce per cambiare Milano. La voce va data ai cittadini, il popolo è sovrano lo dice il primo articolo della Costituzione».

Il capogruppo in Comune Mattia Calise ribadisce che la situazione rispetto al 2011 «è molto cambiata, oggi corriamo per vincere».

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