Primarie, il Pd boccia il garante di Renzi e 13mila elettori

Cielo grigio che minaccia pioggia, Jovanotti come colonna sonora, scenografia il centro sociale Barrio's, nato alla Barona dalla comunità di don Gino Rigoldi. La visita milanese di Matteo Renzi è lontana dalle frequentazioni con il mondo della finanza che tante polemiche avevano scatenato durante la sua ultima visita in città. Questa volta nel ruolo della vittima c'è lui, il sindaco di Firenze, e gli elettori che vorrebbero iscriversi al secondo turno delle primarie della sinistra per poterlo votare. O almeno per votare.
Difficile, quasi impossibile. Nella sola Milano su 14.000 richieste arrivate al comitato provinciale ne sono state accettate solo 234 (tra queste, 700 sono state analizzate e tutte le altre scartate in blocco senza neanche un check). In Lombardia sono state accolte circa mille richieste su 25mila.

E il rappresentante di Matteo Renzi nel comitato, Gabriele Messina, è stato a un passo dall'espulsione (tecnicamente, un provvedimento di allontanamento dai lavori). La colpa? Il sospetto - per dare un'idea del clima - era che avesse parlato con i giornalisti e diffuso numeri che erano ancora solo parziali. (...)

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