Strette di mano, battute, passeggiate in centro per la «prima» di Matteo Renzi da premier a Milano. Con tante promesse. A partire da una task force presso la presidenza del consiglio per agevolare le procedure legate all'Expo. E poi l'impegno del governo a mettere i 60 milioni di euro che mancano al bilancio dopo l'addio della Provincia. Ma anche l'impegno a coinvolgere sempre di più nella strada che porta al 2015 altri ministri dopo Maurizio Martina (Politiche agricole con delega all'Expo) e Maurizio Lupi (Infrastrutture), a cominciare da quello dei Beni culturali Dario Franceschini. E poi un'altra mezza promessa: tornare a Milano il 30 aprile quando ci sarà la grande festa in piazza Gae Aulenti con il «countdown» che segnerà l'anno esatto all'apertura dei cancelli. Questo il bilancio della prima visita del presidente del Consiglio, ieri a Milano per far visita al Salone del mobile e partecipare al tavolo con tutti i protagonisti dell'Expo.
Oltre a Martina e Lupi hanno partecipato anche il commissario Giuseppe Sala, il governatore Roberto Maroni, il sindaco Giuliano Pisapia, la presidente del Padiglione Italia Diana Bracco e il presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli. «I prossimi passaggi - ha detto Renzi al termine - sono soprattutto amministrativi e bisogna evitare che la burocrazia blocchi tutto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.