Pronto fra due settimane il registro coppie di fatto «Noi capitale europea gay»

Coppie milanesi, etero o gay, preparatevi. In Comune tutto è pronto per lanciare il registro delle unioni civili. La delibera, firmata dall'assessore ai Servizi civici Daniela Benelli, è stata scritta e andrà in giunta venerdì. Nessuna sorpresa nel documento, che «si attiene scrupolosamente alla delibera di iniziativa consiliare» licenziata dall'aula dopo un'estenuante trattativa all'interno della maggioranza, e con l'opposizione, il 27 luglio. Ci sono voluti un lungo lavoro di labor limae al testo e la garanzia, da parte del sindaco, che «il registro non aprirà la strada ai matrimoni gay», per incassare l'approvazione del documento elaborato da Anita Sonego (lista della Sinistra) e Maria Elisa D'Amico (Pd). Ma tant'è. È acqua passata, con buona pace dei cattolici che ora si trovano alle prese con l'altrettanto spinoso caso del registro del testamento biologico che arriverà a settembre sui banchi del parlamentino grazie (?) all'iniziativa dei radicali che hanno raccolto 31mila firme dei milanesi. «Da metà settembre - assicura Daniela Benelli (nel tondo) - ci si potrà registrare come coppia convivente in un ufficio apposito in via Larga, sede centrale dell'Anagrafe». Al momento, infatti, non esiste la possibilità di presentare la stessa istanza nelle sedi decentrate. Iscriversi è molto semplice: basta presentarsi con lo stato di famiglia e un documento di identità valido. A quel punto si compilerà un modulo dove si dichiara di essere legati da vincolo affettivo al convivente. In sostanza condizione necessaria è la dichiarazione di convivenza. Il Registro delle unioni civili è «un sottoinsieme del registro anagrafico - spiega l'assessore - specifica il legame di coppie in aggiunta e separatamente dallo stato di famiglia». Da pagare il bollo da 14,62 euro come prevede la legge, stessa cosa per il rilascio dell'attestato. «Soldi che vanno allo Stato, non a noi» specifica Benelli. Dimenticatevi I promessi sposi o Costituzione in regalo, lanci di riso e musica: «Non è prevista nessuna cerimonia, si tratta di un semplice atto amministrativo» ci tiene a precisare l'assessore. Certo, non si può impedire che le coppie invitino gli amici a suggellare questo importante momento per una coppia, con tanto di foto ricordo...anche perché c'è già chi scalpita per iscriversi, come dimostrano le numerose telefonate e mail arrivate agli uffici per sapere «a che punto siamo».
A venire incontro più esplicitamente al mondo omosessuale ci ha pensato ieri l'assessore al Sociale Pierfrancesco Majorino che ha espresso il suo sostegno alla candidatura avanzata da Arcigay per ospitare a Milano l'Europride 2015, l'anno di Expo. L'assessore, spalleggiato dal Pd che l'8 agosto ha diffuso una nota in cui sostiene ufficialmente la candidatura di Milano - ha inviato una lettera ufficiale, in inglese, al presidente di Arcigay Milano Marco Mori, attraverso la quale esprime «apprezzamento» per l'iniziativa, che verrà presentata durante l'assemblea annuale dell'associazione europea degli organizzatori di gay pride. Domenica, dopo l'ufficializzazione delle candidature, verrà nominata la città che fra tre anni ospiterà l'evento. In lizza, oltre a Milano, Riga, Barcellona e Manchester.

«Ottenere l'Europride a Milano, nell'anno dell'Esposizione universale, avrebbe un grande valore simbolico - ha spiegato Mori - siamo soddisfatti del sostegno ricevuto sia da parte del Comune che di tanti cittadini».
Marta Bravi

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