A Milano c'è già chi scherza su «Albertosi o Ambrosini», la strana creatura che nascerebbe dalla fusione tra Umberto Ambrosoli e Gabriele Albertini. A proporre il progetto come un sogno di centro è il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, in città per un convegno sul ruolo delle donne e anche per la campagna elettorale che - nei fatti - è già iniziata. «Mi piacerebbe vedere Ambrosoli accanto ad Albertini, senza patronage di vecchio tipo, che si mettono assieme e cercano di cambiare questa regione» azzarda Casini. Perché mescolare insieme destra e sinistra? «C'è bisogno di grande rispetto anche tra persone diverse che però condividono l'idea di una regione che volta pagina». Utopia impossibile? «A volte i sogni diventano possibili. Ho visto che in Italia Futura ci sono tanti che appoggiano Ambrosoli e che Albertini va alla manifestazione di Italia Futura: vuol dire che si può anche legare assieme».
A sinistra non si respira entusiasmo per la proposta di Casini. E anche un bersaniano come il consigliere regionale Franco Mirabelli stronca sul nascere la proposta: «Vedere insieme chi si pone come alternativa a Formigoni e chi come continuità mi pare difficile». E il pd Roberto Caputo, vicepresidente del consiglio provinciale, twitta: «Divertente la proposta di mettere insieme Albertini e Ambrosoli... oh mamma! non saranno la stessa cosa?».
Casini rimanda così la decisione del suo partito in Lombardia. E anche se lunedì sarà nuovamente a Milano per un incontro sulle regionali con gli esponenti dell'Udc locale, ci si aspetta che anche questo incontro sia interlocutorio.
Il Comitato civico ha steso le regole delle nuove primarie, reinventate per l'avvocato Umberto Ambrosoli, che presenterà ufficialmente oggi la propria candidatura e anticipa come punti del programma «la rigenerazione della politica e della classe dirigente, innovazione e crescita nella sostenibilità». Si dichiara «pronto alla sfida» e spera che il Comitato rimanga in vita anche «dopo le primarie per svolgere questo ruolo di garante della società civile».
La scadenza per la presentazione di nuove candidature è stata spostata al 20 novembre, il numero di firme necessarie resta tremila (raccolte in almeno sei provincie lombarde) e l'ultimo giorno utile per presentarle è il 25 novembre. Il giorno del voto resta il 15 dicembre.
È partita la campagna elettorale di Alessandra Kustermann e di Andrea Di Stefano, che ha ottenuto il sostegno di Rifondazione comunista. Resta in corsa Roberto Biscardini del Psi.
La Kustermann ha presentato cinquemila firme raccolte e certificate. E ha ironizzato sui legami di Ambrosoli con il mondo della finanza che conta: «I cittadini sono i miei poteri forti. In casa mia non ho banchieri...».
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