Non ci sono solo i licei. In Lombardia i centri di formazione professionali hanno una lunga tradizione e alcuni come Galdus sono tra quelli che riescono meglio a inserire nel mondo del lavoro i giovani: la sede principale di via Pompeo Leoni si estende su 18mila metri quadrati e forma ogni anno 1128 giovani appena usciti dalle scuole medie. E la percentuale di chi trova lavoro appena uscito dalle sue aule è in aumento.
Se la parte più consistente dei corsi è nell'ambito della ristorazione, non è l'unico settore in cui è impegnata la scuola: ci sono anche insegnamenti di attività aziendali e informatica gestionale, progettazioni e realizzazioni edili, lavorazioni artistiche e oreficeria, impianti elettrici e fotovoltaici oltre ad elettronica e informatica.
E l'approccio alle lezioni è il più completo possibile come dimostra la stessa struttura delle aule: nelle cucine, ad esempio, non si trovano i classici fornelli con lavello singoli per studente, sul modello dei banchi scolastici, ma una vera e propria cucina completa di ogni parte. E c'è anche un'aula simile in tutto e per tutto a un bar. Gli stessi operatori del settore infatti hanno più volte contribuito regalando forni o altri materiali. Anche perché hanno capito che se vogliono persone formate, devono contribuire. In questo modo si creano professionalità in grado di muoversi efficacemente nel mondo del lavoro: «Non basta più insegnare alle persone un mestiere classico spiega Diego Sempio, uno dei docenti dobbiamo completare le conoscenze dei ragazzi perché quelle di base per fare l'elettricista non bastano più per il mestiere; e servono anche le capacità di interagire con il cliente». Un esempio pratico è l'accordo che la scuola ha da poco stretto con Assofrigo: la categoria avrebbe lavoro, ma non ha disposizione giovani in grado di svolgerlo. E con l'obbiettivo di trovarli, e l'appoggio di Assolombarda, è iniziata la collaborazione: «Spesso sento dire agli imprenditori che le scuole non preparano adeguatamente i ragazzi afferma Diego Montrone, presidente Galdus ma noi siamo qui pronti ad ascoltare per raggiungere quell'obbiettivo». E per capire quanto la Galdus sia impostata sull'oggi basta vedere che il primo acquisto che si richiede agli studenti non sono i libri, ma è un tablet. Come anche si cerca di insegnare i linguaggi di programmazione che ormai sono un elemento necessario per poter svolgere alcuni lavori. Senza dimenticare le centinaia di ore di stage in azienda che sono parte integrante del percorso formativo o le altre attività come il premio lettarario Galdus, nato nel 2006 come riconoscimento interno, che dal 2012-2013 ha assunto una dimensione nazionale coinvolgendo 5,500 ragazzi e 100 scuole.
Cultura e lavoro che forniranno una buona valutazione per il rating dei centri lombardi che partirà a breve: la Regione ha infatti intenzione di esaminare i centri professionali del territorio e assegnare a ciascuno un voto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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