Passione Civile, il progetto presentato da Andrée Ruth Shammah, è un po' diverso dal Teatro Civile, più legato a quello dell'oralità, essendo il suo compito, non solo di denunciare, ma anche quello di rappresentare questa denuncia, con un afflato passionale.
È un luogo comune dire che, chi fa teatro fa sempre politica, la passione civile recupera quella forma di politica «sovversiva» che ha a che fare con l'impegno.
Fin dalla nascita del Pier Lombardo, Parenti Shammah hanno, più volte, dato ampio spazio alla passione civile, recuperando la volontà del dissenso, la sola capace di creare emozioni, di risvegliare il desiderio di non dimenticare e di conoscere, magari di indignarsi per il senso di impunità che, spesso, accompagna storie di mafia, di malaffare, di morti bianche, di difficile convivenza multietnica, di vite spezzate, di operai chiamati a scegliere tra il lavoro e la vita o di chi si ribella nei confronti della classificazione degli uomini in base al colore della pelle. Solo il dissenso produce nuova cultura, oltre che un nuovo statuto del sapere.
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