Lì per lì hanno alzato le spalle, hanno tolto la multa dal parabrezza e l'hanno dimenticata in chissà quale cassetto. I più furbi non hanno pagato e, non vedendo arrivare a casa nessuna notifica, si sono perfino illusi di averla fatta franca. E invece no.
Per quasi 400mila milanesi ora è in arrivo la batosta. Si tratta delle sanzioni mai pagate che risalgono alla seconda metà del 2009 e ai primi sei mesi del 2010: per la precisione 378.828 contravvenzioni. Da ieri il Comune ha avviato il piano di recupero, tramite le cartelle esattoriali di Equitalia, e l'operazione proseguirà fino alla fine dell'anno. L'obbiettivo è recuperare il denaro che manca nelle casse: qualcosa come 97 milioni di euro.
Funziona così: il Comune di Milano trasmette periodicamente a Equitalia le multe non pagate dai cittadini che hanno commesso infrazioni sul territorio del Comune: contravvenzioni su codice della strada, regolamenti, ordinanze e altre normative. Equitalia le invia ai cittadini con un'ingiunzione a pagare.
«Si tratta di decine di milioni di euro sottratti ad investimenti utili alla collettività» spiegano a Palazzo Marino. Infatti ben il 50% degli introiti effettivamente incassati dalle contravvenzioni, come prevede la legge, è investito in opere e interventi legati alla sicurezza stradale. Per esempio, manutenzione e segnaletica stradale, illuminazione pubblica, acquisto di mezzi per la Polizia locale.
Nell'ultimo anno la percentuale di errore nell'invio delle cartelle è stata del 3% (sentenza del Giudice di Pace, verbale pagato ma non inserito a terminale, notifica irregolare, veicolo autorizzato o ricorso non inserito in data base) e negli ultimi tre anni era stato del 4,3% con un miglioramento dovuto a un maggior controllo nell'emissione. Chi non si ricorda se ha pagato o no una multa può accedere al sito del Comune di Milano, sezione «multa semplice» (http://www.comune.milano.it/dseserver/multasemplice/cart_esattoriali.html). Qui, con i numeri del verbale al proprio caso, è anche possibile verificare se c'è un errore e documentarlo e chiedere l'annullamento della cartella che il Comune di Milano può eseguire direttamente comunicandolo ad Equitalia.
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