Quei piccoli "supereroi" nati con troppa fretta

Quei piccoli "supereroi" nati con troppa fretta

Guardi il peso, li tieni in grembo come in un marsupio, li ascolti respirare, controlli che non vadano in apnea, stringi le manine dagli oblò delle incubatrici e li vedi crescere. Giorno dopo giorno perchè, ti tolgono qualche anno di vita per la paura che possano non farcela, ma poi crescono, eccome se crescono, e ti fanno disperare esattamente come tutti gli altri. Sono i bimbi prematuri che in questi giorni di Carnevale si «mascherano» nel reparto di neonatologia dell 'ospedale Niguarda: supereroi, coccinelle, api. Vestiti a festa grazie all'idea di Elena Signorini, ex infermiera del reparto che insegna all'università ed è social media manager dell'associazione Amici della neonatologia dell'ospedale Niguarda (Neo). Così i piccoli pazienti diventano Capitan America, Superman, Batman, Wonder Woman per esorcizzare anche un po' la paura e forse la fretta, quella che li ha fatti venire alla luce troppo presto.

Ed è un viaggio che può durare anche qualche mese, un viaggio quotidiano di paure, di speranze ma anche di gioia, curati e coccolati dall'equipe del reparto, gestita dal primario Stefano Martinelli. Così il Carnevale diventa un po' anche il loro Carnevale, travestiti da supereroi e supereroi davvero.

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