Un potere parallelo insediato nel cuore della Regione, una struttura in grado di governare qualunque tipo di appalto secondo le regole degli affari di cordata e non dell'interesse pubblico. Un gruppo di potere cresciuto all'ombra di Roberto Formigoni ma che paradossalmente ha tra i principali beneficiari delle sue manovre lo schieramento industriale avverso: sono le cooperative rosse, per la Procura, a incassare buona parte dei risultati della catena di complicità nel cuore di Infrastrutture Lombarde, la spa regionale diretta da Antonio Rognoni, arrestato giovedì.
Il governatore Roberto Maroni farà una relazione martedì in consiglio, ma chiede una commissione d'inchiesta. Pur precisando che «l'arresto dei vertici mi addolora, ma riguarda fatti del passato». Gare irregolari tra il 2008 e il 2012 per i magistrati.
Quella sottile linea rossa tra Rognoni e le cooperative
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